Trump torna a Washington: il primo passo verso il 2024?|Biden lo attacca | L’ex presidente indagato

di Giuseppe Sarcina

L’ex presidente di nuovo nella capitale dopo 19 mesi per partecipare a un summit conservatore. I suoi fedelissimi: correrà di sicuro per la presidenza, l’annuncio è questione di tempo

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
WASHINGTON — Donald Trump torna a Washington per la prima volta, dopo l’uscita dalla Casa Bianca, il 20 gennaio 2021.

L’ex presidente parlerà oggi, martedì 28 luglio, a conclusione del summit «America First Agenda», organizzato dall’Afpi, l’America First Policy Institute, fondato nel 2021 da Brooke Rollins e Larry Kudlow, due suoi ex consiglieri. Di fatto l’Afpi è l’unico centro studi washingtoniano apertamente schierato con «The Donald». Un’isola separata dal resto dell’arcipelago conservatore, tendenzialmente favorevole a disfarsi dell’ingombrante leader. Per Trump è un’ulteriore tappa di avvicinamento alla formalizzazione della candidatura alle primarie repubblicane, in vista della finale per la Casa Bianca nel novembre 2024.

Il convegno nella capitale è stato l’occasione per fare la conta dei parlamentari che si dichiarano apertamente trumpiani

. Le figure più di spicco sono i senatori Ted Cruz e Lindsay Graham, nonché il leader e il capogruppo repubblicano alla Camera, Kevin McCarthy, e Steve Scalise. Tra i più accesi l’ex Speaker della Camera Newt Gingrich e Paula White-Cain, Pastore di «City of Destiny», nonché advisor di Donald Trump per le questioni religiose. In totale hanno condiviso il palco 10 senatori (un quinto del totale repubblicano) e 14 deputati (su 213). Come dire: solo una piccola parte del Congresso, sponda conservatori, è pronta a esporsi. Altri sperano che la magistratura tolga di mezzo l’ex costruttore newyorkese. Il grosso, invece, aspetta gli eventi per schierarsi se e quando apparirà chiaro che Trump potrebbe ottenere la «nomination» del partito per la terza volta consecutiva.

Nei corridoi del grande albergo dove si tiene l’evento, ieri abbiamo incrociato due fedelissimi trumpiani. Uno è Mark Meadows, ex capo staff della Casa Bianca. Sorridente e disponibile con tutti, nonostante il grave danno reputazionale che ha subito per la sua complicità nel tentativo di rovesciare il risultato elettorale. Meadows dà per certa, come tutti a Washington, la candidatura di Trump per il 2024 e aggiunge «non so dire quando l’annuncerà ufficialmente; è ancora in corso la discussione se farlo immediatamente prima o immediatamente dopo le elezioni di midterm». Si ferma anche a chiacchierare Kellyanne Conway, altra protagonista del primo mandato trumpiano. È convinta che alla fine l’Attorney General, Merrick Garland, non incriminerà Trump per l’assalto a Capitol Hill . «Se c’è qualcuno che ha sbagliato, deve pagare. Ma l’inchiesta della Commissione è monca: i repubblicani non hanno avuto la possibilità di partecipare ai lavori, per esempio con un esame incrociato dei testimoni». Conway pensa che a questo punto «in caso di rivincita, Biden sia messo molto peggio di Trump. Il presidente in carica è così pessimo che il 60% dei democratici ritiene che non si debba ricandidare».

26 luglio 2022 (modifica il 26 luglio 2022 | 14:17)

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, 2022-07-27 01:07:00, L’ex presidente di nuovo nella capitale dopo 19 mesi per partecipare a un summit conservatore. I suoi fedelissimi: correrà di sicuro per la presidenza, l’annuncio è questione di tempo, Giuseppe Sarcina

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