Tutti uguali, tutti diversi: l'esperienza dell'Istituto Wojtyla di Palestrina in occasione della Giornata Internazionale dei diritti delle persone con disabilità – Tuttoscuola,

Di Eleonora Fatello, Chiara Veccia e Michela Ricelli

“L’educazione non cambia il mondo, ma cambia le persone che cambiano il mondo”!  Il famoso detto del grande pedagogista Paulo Freire è il faro che ha guidato l’Istituto Karol Wojtyla di Palestrina (RM) nel celebrare la Giornata Internazionale dei diritti delle persone con disabilità 2023, allo scopo di sensibilizzare bambini, bambine, ragazze, ragazzi e  famiglie a rispettare la varietà dei funzionamenti umani.

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Dai panorami sociali cui assistiamo tutti i giorni, ci accorgiamo che la piena inclusione rappresenta ancora un percorso ad ostacoli. Questo fenomeno interpella la scuola, perché persegua senza scoraggiarsi la sua azione educativa nell’ insegnare a costruire ponti, connessioni e relazioni; una scuola in cui includere significhi considerare il NOI più dell’IO, dove ciascuno possa sentire riconosciuto e legittimato il proprio funzionamento, diventando parte attiva della comunità.

Le attività si sono svolte dal 1 dicembre al 4 dicembre 2023, preparando e continuando la riflessione sulla giornata celebrata a livello internazionale il 3 dicembre. Sono state giornate divertenti che al tempo stesso hanno restituito la dimensione della profondità, nella condivisione di vissuti ed esperienze.

I bambini dei plessi della scuola dell’infanzia e delle classi prime della scuola primaria hanno scoperto, grazie ad un’educatrice professionale specializzata in Comunicazione Aumentativa Alternativa, come costruire insieme una favola inclusiva, fatta di PECS (immagini) e parole.

Le classi della scuola Secondaria di Primo grado e le seconde, terze, quarte e quinte della scuola Primaria, hanno incontrato il fisioterapista della Nazionale Italiana di Ciclismo Paralimpico Simone Sanclimenti,  un atleta di tennis in carrozzina e campione del giro d’Italia in handbike Manolo Simeoni che hanno testimoniato le loro esperienze.

“Ma come riesci a vestirti?” Domande spontanee degli studenti. “Vorresti tornare come prima dell’incidente?”
Risposte altrettanto spontanee dell’atleta che ha raccontato la sua quotidianità tra famiglia e lavoro. Una vita reinventata dopo l’incidente “… perché se hai un mutuo e ti sei appena sposato devi per forza trovare una soluzione” così con impegno ecco la soluzione, nuovo lavoro e una vita nuova di sacrifici e soddisfazioni.

Le parole di queste persone hanno colpito i piccoli ma anche gli adulti presenti, per il coraggio, l’entusiasmo e la forza che trasmettevano. Del resto l’inclusione autentica consiste proprio nel riuscire a vedere le “persone” in quanto tali, non la loro disabilità.

I piccoli hanno poi provato una carrozzina che si usa negli sport paralimpici e visto, con occhi sgranati, i filmati dell’atleta che a velocità incredibile sfrecciava in handbike o sciava. 

I testimoni, con estrema sensibilità, hanno raccontato la loro storia, e di come lo sport sia riuscito a donare nuovamente loro gioia e grinta per affrontare le nuove fasi della vita.

Le parole della nostra alunna Gaia: “La disabilità vuol dire avere un impedimento, come me, ma che si può superare”.

A fine mattinata i bambini e le bambine, guidati dalla musica di un esperto DJ hanno ballato il flashmob proposto da Special Olympics nel piazzale davanti alla scuola, riempiendolo di colori ed allegria, creando un’atmosfera emozionante e coinvolgente. Circa 800 alunni, accompagnati da tanti docenti, da un folto pubblico di genitori e nonni ha partecipato a questo evento, dando vita a qualcosa di magico.

L’obiettivo era quello di vivere un’emozione condivisa ballando gioiosamente, sottolineando in questo modo l’unicità di ciascuno a prescindere dal risultato. In occasione della Giornata Internazionale dei diritti delle persone con disabilità, più di 54.000 studenti in tutta Italia si sono uniti al ballo per dimostrare quanto l’unicità di ognuno sia indispensabile per dare voce all’inclusione.

I festeggiamenti sono poi proseguiti nella giornata del 4 dicembre, infatti, grazie alla rete di scuole “Palestrina per la pace”, gli Istituti Comprensivi della città di Palestrina hanno cooperato per organizzare presso la scuola Pierluigi un’ulteriore mattinata festosa che ha visto le classi prime medie partecipare ad un laboratorio creativo e ad attività motorie coordinate da un terapista della neuropsicomotricità dell’età evolutiva.

Lo scopo è stato quello di far vivere ai tre istituti un momento festoso, per far vivere ai ragazzi e ragazze uno spaccato di società sempre più disposta all’accoglienza delle unicità dei singoli.

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