Uccisi da un coetaneo due studenti durante una festa

Con ogni probabilità è una forma di culto, quella delle armi, una forma di religiosa accettazione della ineluttabile voglia di possederne e di usarne quando le circostanze lo suggeriscono, anche perché avere un’arma da fuoco coincide probabilmente con una certa volontà di forza e di potenza, di invincibilità e di dominio nei confronti del mondo. Un prolungamento del corpo e una conferma della aggressività che ha accompagnato l’uomo lungo il suo lento cammino evolutivo. 

In Usa in modo particolare possedere armi e usarle, fa un po’ parte del modo loro di intendere la vita, per cui esserne sprovvisti forse è concepito come una limitazione della propria personalità, ma anche del rifiuto di una certa tradizione, sta di fatto che in Usa troppo spesso si legge che ragazzi, in possesso perfino di armi da guerra, commettono stragi mostruose come quella occorsa ieri  durante una festa fra studenti sulla costa del Golfo del Mississippi.  

Qui un giovane di 19 anni è stato arrestato con l’accusa di avere ucciso due adolescenti e averne ferito altri quattro. Gli studenti si erano riuniti per una festa a casa dopo il ballo di fine anno della Bay High School. 

Il capo della polizia di Bay St. Louis ha dichiarato in un comunicato stampa che la polizia ha identificato il giovane come l’unico ad aver fatto fuoco. Un diciottenne e un sedicenne sono morti all’ospedale di New Orleans, ha detto Schwartz. Brand è stato arrestato nella sua casa di Pass Christian e portato in prigione.

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