Ucraina, Bianchi: «5.300 profughi nelle scuole, raddoppiati in 7 giorni, ne attendiamo 20mila»

Solidarietà

Il ministro: «È importante tenere unite due cose: l’accoglienza nei nostri istituti e la disponibilità all’inclusione, tenere viva la storia, la cultura ucraine»

di Redazione Scuola

(Ansa)

2′ di lettura

«Stiamo vivendo oggi la fase dell’accoglienza dei profughi ucraini: rispetto alla settimana scorsa i bambini presenti nelle nostre scuole sono raddoppiati, dai 2.500 di giovedì siamo passati ad oltre 5.300 di questa mattina. Arrivano essenzialmente donne e bambini e il nostro Paese deve ampliare la propria capacità di accoglienza, sono in Italia circa 70.000 profughi ucraini, di cui 25.000 minori. Ne stiamo ospitando circa 5.000 nelle nostre scuole, ne dobbiamo quindi attendere ragionevolmente un arrivo di 20.000». Così il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi nel corso dell’evento di presentazione del Piano «RiGenerazione Scuola» ai rappresentanti degli Stati membri del Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa. L’incontro è organizzato dal ministero dell’Istruzione nell’ambito del semestre di presidenza italiana del Consiglio d’Europa.

Accoglienza e inclusione

«È importante – ha aggiunto il ministro – tenere unite due cose: l’accoglienza nelle nostre scuole e la disponibilità all’inclusione, tenere viva la storia, la cultura ucraine. Questo implicherà per tutti noi uno straordinario sforzo. Non è soltanto un problema di accogliere ma, visto che la volontà di tutte le persone che provengono dall’Ucraina è di tornare lì, dobbiamo svolgere anche una sorta di pedagogia del ritorno che faccia riferimento a quei principi che lo stesso Consiglio d’Europa ha sempre avuto fin dal ’49, ovvero i diritti umani e vivere in pace con la propria terra». Bianchi riflette anche sul «dopo di questa crisi» che «è esattamente quanto è stato illustrato, ovvero di ritrovare una pace che sia anche in grado di generare le condizioni di vita e di sopravvivenza di cui il tema della “RiGenerazione” è stata portatore. Quindi ritrovare una nuova nascita e una nuova capacità di percepire che i problemi che stiamo vivendo in una qualsiasi parte del mondo sono quelli di tutto il mondo».

, 2022-03-23 14:49:00, Il ministro: «È importante tenere unite due cose: l’accoglienza nei nostri istituti e la disponibilità all’inclusione, tenere viva la storia, la cultura ucraine», di Redazione Scuola

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