Ucraina, incontro tra Draghi e von der Leyen: «Al lavoro su nuove sanzioni verso Mosca»

di Andrea DucciIl premier a Bruxelles a colloquio la presidente della Commissione europea: «Stop alla dipendenza dal gas russo». Le urgenze legate a rifugiati e approvvigionamento energetico

«L’Unione Europea ha dato prova di straordinaria unità. Siamo uniti nel condannare con forza l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Siamo uniti nell’imporre sanzioni senza precedenti nei confronti di Mosca. E siamo uniti nel rispondere all’appello del presidente ucraino Zelensky che ci ha chiesto aiuti finanziari, umanitari, militari per difendersi dall’aggressione russa», a dirlo è il premier Mario Draghi nella dichiarazione congiunta con la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, prima del loro incontro a Bruxelles. Von der Leyen, intanto, non esclude nuove sanzioni: «Discuteremo la situazione in Ucraina, l’atroce guerra condotta da Putin e di un nuovo pacchetto di esecuzione al quale stiamo lavorando. Come sapete abbiamo già tre pacchetti di sanzioni in funzione, ma ora dobbiamo garantire che non ci siano scappatoie e che le sanzioni siano efficaci», ha dichiarato la presidente della Commissione Ue.

Draghi: «Sosteniamo l’Ucraina, è parte della famiglia europea»Nel suo intervento il presidente del Consiglio tocca le principali questioni emerse con urgenza all’indomani dell’invasione russa in Ucraina. A cominciare dalla priorità di individuare un percorso che porti alla fine del conflitto. «L’ unità, anche con gli alleati della Nato e del G7, è la nostra principale forza. È essenziale mantenerla nell’affrontare tutte le conseguenze che questa crisi avrà sull’Unione Europea, come l’accoglienza dei rifugiati dall’Ucraina e la tutela della sicurezza energetica per cittadini e imprese. Il Governo — tiene a ripetere Draghi — è pienamente impegnato per cercare tutte le vie diplomatiche per porre fine al conflitto. Nella giornata di ieri, ho telefonato al presidente Zelensky, a cui ho ribadito la solidarietà del governo e del popolo italiano. L’Ucraina è parte della famiglia europea e l’Italia intende continuare a sostenerla». Tra le misure già adottate da parte del governo italiano il premier indica la scelta di «bloccare» i beni degli oligarchi e delle figure più organiche al presidente Putin. «Nei giorni scorsi, il Comitato per la sicurezza finanziaria del Ministero dell’Economia ha approvato importanti provvedimenti di congelamento di beni nei confronti di oligarchi russi, che sono stati prontamente eseguiti».

Rifugiati e energiaUrgente è anche il tema relativo ai rifugiati con la necessità a breve di accogliere e distribuire tra i paesi Ue oltre un milione di cittadini ucraini in fuga dalla guerra. «L’Italia sostiene pienamente l’Unione Europea anche nella gestione della crisi migratoria. Questo è il momento della solidarietà e dell’accoglienza, valori fondanti dell’Unione e principi che l’Italia mette in pratica da ann», specifica Draghi. Il colloquio con la presidente della Commissione Ue è destinato a trattare la cruciale questione dell’approvvigionamento di beni energetici da parte dei paesi Ue, con la specifica che alcuni di essi, come Germania e Italia, devono fare i conti con una dipendenza strutturale dalle forniture di gas russo. Lo scenario in cui muoversi è, per ora, quello tratteggiato da Draghi: «Nel colloquio affronteremo anche temi legati all’energia. Discuteremo di meccanismi di diversificazione, riorganizzazione e compensazione, a tutela dei cittadini e delle imprese. L’Italia è al lavoro per ridurre in tempi rapidi la sua dipendenza dal gas russo. Sabato ho sentito al telefono l’emiro del Qatar, Al Thani, con cui ho discusso in particolare di come rafforzare la cooperazione energetica tra i nostri Paesi. Voglio ringraziare il Ministro Cingolani e il Ministro Di Maio per il loro impegno su questo fronte. Discuteremo di questo e altri temi anche nel vertice informale di giovedì e venerdì a Versailles». La volontà di smarcare i paesi Ue dalla dipendenza di fonti energetiche russe è sottolineata anche da von der Leyen, con tanto di annuncio di un pacchetto di proposte che vadano nella direzione di un’alternativa al gas e al carbone di Mosca. «Dobbiamo liberarci della dipendenza da gas, petrolio e carbone russi. La Commissione presenterà proposte domani. Ci sono tre pilastri principali: uno è la diversificazione dell’offerta dalla Russia verso fornitori affidabili. Si tratta principalmente di Gnl e gasdotti. Entrambi hanno il vantaggio che l’infrastruttura è nel tempo compatibile con l’idrogeno», ha anticipato von der Leyen.

La crescita e il catastoIl quadro emerso dal colloquio è per Draghi l’occasione per puntualizzare le scelte del governo italiano in materia economica. Lo scenario di guerra, del resto, avrà un inevitabile effetto sulla crescita del 2022, come ammesso dallo stesso premier. «Noi dobbiamo mantenere l’economia nell’ottimo stato con cui è finito lo scorso anno, anche se questi eventi sicuramente influenzeranno la crescita economica. Io ho sempre detto che dal debito si esce con la maggiore crescita», ricorda Draghi. Un obiettivo, quello della crescita dell’economia italiana nel corso dei prossimi mesi, che dovrà affrontare le variabili di una guerra che secondo Draghi ha assunto una sua precisa direzione, non a caso il dialogo con Putin «finora non ha dato nessun frutto, finora la determinazione russa è chiarissima: andare avanti, procedere finché il paese non si sia arreso. Probabilmente instaurare un governo amico e sconfiggere la resistenza. Questo è quello che i fatti dimostrano». Una battuta alla fine dell’incontro con von der Leyen è dedicata anche alle fibrillazioni della maggioranza dopo lo scontro sulla riforma del catasto. Una revisione inserita nella delega fiscale che Lega e Forza Italia non vogliono nel timore che comporti un aumento delle tasse sugli immobili. Draghi però assicura che non sarà così:«Nessuno in Italia pagherà più tasse per la riforma del catasto».

7 marzo 2022 (modifica il 7 marzo 2022 | 14:40)
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, 2022-03-07 13:41:00, Il premier a Bruxelles a colloquio la presidente della Commissione europea: «Stop alla dipendenza dal gas russo». Le urgenze legate a rifugiati e approvvigionamento energetico, Photo Credit: , Andrea Ducci

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