Emergenza umanitaria
«Almeno 13 bimbi sono stati uccisi e tutti i 7,5 milioni sono in una situazione di grande rischio». Mobilitazione massima della macchina della solidarietà
di Redazione Scuola
2′ di lettura
«La situazione dei bambini e delle famiglie coinvolte nell’escalation del conflitto in Ucraina peggiora di minuto in minuto. I combattimenti si stanno avvicinando alle popolazioni civili, più vicino alle case dei bambini e alle scuole, agli ospedali e agli orfanotrofi. I danni alle infrastrutture hanno lasciato centinaia di migliaia di persone senza acqua potabile ed elettricità. Le armi esplosive e i residuati bellici nelle aree popolate sono pericoli reali e presenti. Almeno 13 bambini sono stati uccisi, secondo i dati verificati dall’Ohchr, e ci aspettiamo che questo numero aumenti con l’infuriare dei combattimenti. Molti bambini sono stati feriti. E molti altri sono profondamente traumatizzati dalla violenza che li circonda. In centinaia di migliaia non vanno a scuola. E tutti i 7,5 milioni di bambini in Ucraina sono in una situazione di grande rischio», così Catherine Russell, direttrice generale dell’Unicef, per il lancio congiunto dell’Appello umanitario e del Piano regionale di risposta ai rifugiati per l’Ucraina.
Macchina della solidarietà al lavoro senza sosta
«L’Unicef e i suoi partner stanno lavorando 24 ore al giorno per soddisfare i bisogni umanitari in rapido aumento, che includono servizi medici d’emergenza, medicine essenziali, forniture e attrezzature sanitarie, acqua sicura per bere e per l’igiene, e riparo e protezione per coloro che sono sfollati dalle loro case. Attualmente, 140 persone lavorano per l’Unicef in Ucraina, e ne stiamo inviando altre per rispondere ai bisogni nel paese. In tutto l’est, nove team mobili per la protezione dell’infanzia supportati dall’Unicef stanno raggiungendo i bambini ovunque sia possibile con assistenza psicosociale, sostegno alla salute mentale e servizi di protezione. Ma l’ambiente operativo in Ucraina è estremamente complesso. Le limitazioni di accesso e le linee del fronte che cambiano rapidamente rendono molto più difficile consegnare forniture e servizi essenziali. La crisi dei rifugiati sta crescendo esponenzialmente, aumentando i bisogni umanitari. La metà delle persone in transito sono bambini. L’Unicef sta lavorando a stretto contatto con l’Unhcr per raggiungerli con servizi di protezione e assistenza nei paesi di accoglienza», sottolinea infine Russell.
, 2022-03-01 18:45:00, «Almeno 13 bimbi sono stati uccisi e tutti i 7,5 milioni sono in una situazione di grande rischio». Mobilitazione massima della macchina della solidarietà, di Redazione Scuola
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