Ucraina Russia, news sulla guerra di oggi | Zelensky al vertice Nato: «Servono aiuti militari senza limiti»

di Lorenzo Cremonesi, Andrea Nicastro, Marta Serafini, Redazione Online

Le notizie di giovedì 24 marzo sulla guerra, minuto per minuto: oggi i vertici Nato e dell’Ue: Biden è in Europa. Mosca: «Conquistata Izyum in regione Kharkiv». Anonymous hackera la Banca centrale russa

• La guerra è al 29esimo giorno: un mese dall’invasione dell’Ucraina. Il presidente Zelensky ha invitato a protestare contro la guerra in tutto il mondo: «Chiediamo che la Nato ci aiuti pienamente a vincere il conflitto».
• Sul fronte bellico, a dispetto delle stime sempre più alte sulle perdite nel suo esercito, la Russia continua nell’opera di distruzione sistematica. Kiev denuncia l’utilizzo di bombe al fosforo sulla regione di Lugansk: «Ci sono morti».
• I 30 Paesi della Nato accetteranno di consegnare alla resistenza ucraina anche mezzi militari offensivi? Oggi si tengono a Bruxelles i vertici straordinari dell’Alleanza Atlantica, dell’Ue e del G7, ai quali partecipa anche il presidente Biden. Tra i temi sul tavolo il rafforzamento dei meccanismi di difesa.
• Mosca annuncia: preso controllo di Izyum, nella regione di Kharkiv.
• L’allarme dell’Unicef: da inizio guerra sfollato un bimbo su due.
• Ieri Putin ha annunciato che chi compra gas dalla Russia dovrà pagarlo in rubli. Un modo per far rivalutare la moneta russa, da settimane in caduta, e per aggirare le sanzioni.

***

Ore 12.41 – Anpi: «L’invio di armi ci avvicina al coinvolgimento»
In merito al conflitto in corso tra Ucraina e Russia «la domanda da porsi, nell’ambito di un piano di aiuti da inviare agli ucraini, è quale sia la linea rossa da non superare, oltre cui c’è il rischio di una conflagrazione. L’invio di armamenti è sicuramente nei pressi della linea rossa, perché le sanzioni parlano il linguaggio dell’economia, ma le armi parlano solo il linguaggio della guerra e, assieme all’aumento del budget militare, ci avvicinano al coinvolgimento diretto del nostro Paese». Così, in un passaggio della sua relazione al 17/o Congresso nazionale dell’Anpi, il presidente dell’associazione, Gianfranco Pagliarulo.

Ore 12.22 – Cei: «Ipotesi di visita di alcuni vescovi in Ucraina»
«Si sta pensando a un gesto particolare di vicinanza concreto con la visita di una delegazione di vescovi a quelle terre». Lo ha detto il segretario generale della Cei, mons. Stefano Russo,parlando durante la conferenza stampa conclusiva del Consiglio episcopale permanente della situazione in Ucraina e nei Paesi confinanti. Rispondendo poi a una domanda dei giornalisti, mons. Russo, ha aggiunto: «Per quanto riguarda la delegazione, il presidente Bassetti vedrà come organizzare la cosa e come la cosa si attiverà in modo concreto. Si entrerà in zone di confine, dove più facilmente si trovano tante persone che sono in fuga dall’Ucraina».

Ore 12.08 – Zelensky alla Nato: «Abbiamo bisogno di aiuti militari senza limiti. Dateci l’1% dei vostri 20mila carri armati»
«Avete almeno 20.000 carri armati. L’Ucraina ha chiesto l’uno per cento di tutti i vostri carri armati. Dateceli o vendeteceli». È l’appello del presidente ucraino Zelensky alla Nato. «L’esercito ucraino resiste ormai da un mese, pur non essendo in una condizione alla pari rispetto ai russi, e vi ripeto lo stesso da un mese: per salvare la nostra gente e le città ucraine ha bisogno di aiuto militare senza limiti». Zelensky ha anche accusato la Russia di «usare bombe al fosforo» in Ucraina. «Negli ultimi decenni la Russia ha accumulato grandi risorse militari sia dei mezzi che del personale effettivo, di bombe, razzi. Hanno investito fondi colossali nella morte, mentre il mondo investiva nella vita. Ma l’Ucraina riesce a resistere, purtroppo a costo di tante vite umane, di case distrutte, di 10 milioni di profughi in totale, di cui 3,5 si trovano sui vostri territori, territori dei paesi Nato. Sono grato che abbiate sostenuto queste persone, ma purtroppo la gente continua a dover lasciare la propria casa», ha aggiunto Zelensky.

Ore 11.46 – Lavrov: «Russia interessata a eliminare gli ostacoli per l’aiuto dei civili in Ucraina»
La Russia è interessata ad eliminare gli ostacoli per risolvere i problemi umanitari in Ucraina. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, come riporta Interfax. «Siamo interessati a trovare soluzioni a questi problemi, che si stanno accumulando in Ucraina, e ad eliminare le barriere all’evacuazione dei civili e alla consegna degli aiuti umanitari», ha detto Lavrov in apertura dei colloqui con il presidente del Comitato Internazionale della Croce Rossa Peter Maurer.

Ore 11.43 – Papa: «L’aumento della spesa per le armi è una pazzia»
«Si continua a governare il mondo come uno `scacchiere´, dove i potenti studiano le mosse per estendere il predominio a danno degli altri». Così Papa Francesco ricevendo in udienza il Centro Femminile Italiano. «La vera risposta dunque non sono altre armi, altre sanzioni», ha sottolineato il Pontefice che poi ha aggiunto a braccio: «Io mi sono vergognato quando ho letto che un gruppo di Stati si è compromesso a spendere credo il 2% o il 2 per mille del Pil per comprare armi come risposta a quello che sta accadendo. Una pazzia».

Ore 11.37 – La Germania valuta di sospendere lo stop ad alcune centrali a carbone
La Germania sta valutando di «sospendere» lo stop ad alcune centrali a carbone, una decisione che ovviamente è da collegare all’aumento dei prezzi del gas legato alla crisi in Ucraina.

Ore 11.29 – Cremlino: «Abramovich ha partecipato ai primi negoziati»
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha riferito ai giornalisti che Roman Abramovich ha partecipato alla fase iniziale dei negoziati con l’Ucraina, che ora continuano a livello di delegazioni. Lo riporta l’agenzia russa Tass.

Ore 11.09 – Cina: «La Nato disinforma sul nostro sostegno alla Russia»
La Cina accusa il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg di «diffondere disinformazione» affermando che la Cina ha sostenuto la guerra della Russia contro l’Ucraina, nel mezzo della crescente pressione internazionale perché Pechino prenda le distanze da Mosca. Il portavoce del ministero degli Esteri di Wang Wenbin, nel briefing quotidiano, ha replicato che «accusare la Cina di diffondere false informazioni sull’Ucraina è di per sé diffondere disinformazione. La posizione della Cina è coerente coi desideri della maggior parte dei Paesi e qualsiasi accusa e sospetto ingiustificato contro la Cina sarà sconfitto».

Ore 10.55 – Scholz: «La situazione è grave, ma gli alleati sono uniti e determinati»
«Il fatto che oggi mi incontri a Bruxelles con i nostri partner della Nato, del G7 e dell’Ue dimostra la gravità della situazione. Ma dimostra anche la nostra grande unità e determinazione». Lo scrive su Twitter il cancelliere tedesco Olaf Scholz, ricordando che «esattamente un mese fa il presidente Putin ha iniziato la sua terribile guerra d’aggressione all’Ucraina».

Ore 10.50 – È iniziato il vertice Nato a Bruxelles
Il summit dei capi di Stato e di governo della Nato è iniziato poco fa nel quartier generale di Evere, alla periferia nordorientale di Bruxelles. Chiudendo la brevissima parte pubblica, il segretario generale Jens Stoltenberg ha ribadito che l’Alleanza continuerà a «sostenere l’Ucraina» invasa dalla Russia e che è pronta a «fare di più sul terreno, sul mare e nell’aria».

Ore 10.39 – Da Londra nuove sanzioni a 59 imprese e personalità russe
Il governo britannico di Boris Johnson allunga la sua lista di soggetti russi sottoposti a sanzioni in risposta all’invasione dell’Ucraina, inserendo nell’elenco altri 59 fra individui (businessmen, politici, funzionari) e aziende considerati funzionali al sistema di potere del presidente Vladimir Putin. Lo annuncia il Foreign Office a margine dei vertici odierni di G7 e Nato.

Ore 10.31 – Federazione di nuoto bandisce gli atleti russi e bielorussi
La Federazione internazionale di nuoto (Fina) ha annunciato che i nuotatori e le nuotatrici provenienti da Russia e Bielorussia saranno banditi dalle competizioni sotto la sua egida per tutto il 2022. Motivo della decisione è l’invasione militare russa in Ucraina e la violazione della tregua olimpica. La Fina aveva inizialmente previsto la partecipazione di atleti russi e bielorussi solo in forma neutrale, ma ha deciso di togliere alla federazione russa l’organizzazione dei Campionati mondiali di nuoto in vasca corta inizialmente previsti dal 17 al 22 dicembre 2022 a Kazan. La Fina ribadisce il suo sostegno a favore della federazione ucraina di nuoto, tuffi e nuoto sincronizzato durante la preparazione alle prossime competizioni.

Ore 10.24 – Ambasciatore ucraino: «Con Mosca discutiamo sui Paesi garanti della sicurezza»
«Sulla nostra neutralità, siccome non si ritiene che l’Ucraina diventi un membro della Nato, dobbiamo trovare un altro modo per garantire la nostra sicurezza. Non possiamo usare il modello di Austria e Svezia, perché abbiamo una situazione diversa nel nostro Paese. La soluzione potrebbe essere un modello che garantisca al paese aggredito di avere entro le 24 ore dall’aggressione sostegno militare e economico. Quali debbano essere i Paesi che garantiscono la sicurezza fa parte della trattativa». Così l’ambasciatore ucraino in Italia Yaroslav Melnykin, parlando in audizione in Commissione Esteri della Camera dei negoziati in corso.

Ore 10.21 – Oms, mille ospedali sulle linee di fuoco
L’impatto dei primi 28 giorni di conflitto sul sistema sanitario ucraino è stato «devastante». Oltre 1.000 strutture sanitarie sono vicine alle linee di conflitto, 64 gli attacchi accertati ai centri sanitari, che hanno provocato 15 morti e 37 feriti. È quanto afferma l’ufficio europeo dell’Oms secondo cui circa la metà delle farmacie ucraine potrebbero ormai essere chiuse. Anche la vaccinazione contro il Covid-19 e quelle di routine si sono fermate. Molti operatori sanitari sono sfollati o impossibilitati a lavorare, riferisce l’Oms che evidenzia come milioni di persone attualmente sono senza cure.

Ore 10.03 – Giocano con mina che esplode: 3 ragazzi gravi
Hanno trovato un ordigno esplosivo e, non riconoscendolo, si sono messi a giocare. Ma la mina è esplosa e tre ragazzi di 15, 13 e 12 anni sono ora ricoverati in gravi condizioni nel villaggio di Obilne, vicino a Zaporizhzhia. Lo riferisce il Servizio di emergenza ucraino. Un altro pericolo, avvertono sempre i militari, sono gli ordigni inesplosi che «possono sembrare un giocattolo, un cellulare, una penna a sfera: qualsiasi oggetto può essere riempito di esplosivo».

Ore 9.52 – Johnson: «Putin ha superato la linea rossa della barbarie»
«Più dure sono le sanzioni più potremo aiutare gli ucraini e meno la crisi durerà», ha detto il primo ministro britannico Boris Johnson arrivando al summit Nato. «Ora dobbiamo decidere cosa possiamo fare per stringere il cappio economico intorno al regime di Putin», che «ha superato la linea rossa della barbarie».

Ore 9.45 – Incontro Macron-Erdogan a vertice Nato
Il presidente turco Erdogan ha avuto un incontro bilaterale con il capo di Stato francese Macron a Bruxelles durante il vertice dei leader Nato.

Ore 9.37 – Bombardamenti a Ochtyrka: ci sono morti
I russi hanno bombardato di nuovo la città di Ochtyrka nella regione di Sumy di notte. «Missili terra-aria hanno sparato in uno dei quartieri densamente popolati della città. I missili hanno colpito grattacieli distruggendoli. Molte persone sono morte», ha scritto su Facebook il sindaco Pavlo Kuzmenko.

Ore 9.32 – Anonymous hackera la Banca centrale russa
Anonymous ha hackerato la Banca centrale russa. «Entro 48 ore verranno rilasciati più di 35mila file con accordi segreti», scrivono su Twitter gli attivisti. Nei giorni scorsi Anonymous ha messo offline i siti di alcune società che continuano a operare in Russia come Nestlé che, sotto pressione, ha ridotto le sue attività a Mosca.

Ore 9.25 – Fuoco sul porto di Odessa nella notte, «ma hanno fallito»
Colpi di artiglieria sono stati sparati nella notte contro il porto di Odessa da navi russe. I colpi sono stati uditi prima dell’alba e sono stati seguiti dal rumore di alcuni jet militari ucraini che hanno sorvolato la zona del porto. Poco dopo sono scattate anche le sirene anti-aeree. «Hanno cercato di spaventarci, ma hanno fallito», ha spiegato Sergei Bratchuk, portavoce dell’esercito ucraino dell’oblast di Odessa.

Ore 9.19 – Trudeau: Nato unita nel difendere democrazia ucraina.
Jansa: «A Kiev servono speranza, armi, aiuto umanitario e soldi»

«L’Alleanza nordatlantica, nonostante il nome, non è un’alleanza geografica, ma è fondata sui valori. Per questo siamo così uniti e determinati» nell’affrontare «Putin che si è reso responsabile di questa illegale e brutale aggressione a una democrazia». Così il primo ministro canadese, Justin Trudeau, al suo arrivo al summit straordinario della Nato dedicato alla guerra. «La Nato — ha aggiunto — è unita nel difendere i nostri amici ucraini e la democrazia» in tutto il mondo. L’Ucraina ha oggi bisogno di quattro cose: «Speranza, armi moderne, aiuto umanitario e soldi per sopravvivere mentre l’economia è bloccata. Abbiamo parlato di queste cose molto concrete e oggi daremo un messaggio chiaro», ha aggiunto il primo ministro della Slovenia, Janez Jansa, in occasione del vertice straordinario.

Ore 9.14 – Kuleba: «Chi paga il gas in rubli aiuta i russi a ucciderci»
«Se qualche Paese Ue cedesse alle richieste umilianti di Putin di pagare petrolio e gas in rubli, sarà come aiutare l’Ucraina con una mano e con l’altra aiutare i russi a uccidere gli ucraini. Sollecito tutti i Paesi rilevanti a fare una scelta saggia e responsabile». Così il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba su Twitter.

If any EU country bows to Putin?s humiliating demands to pay for oil and gas in rubles, it will be like helping Ukraine with one hand and helping Russians kill Ukrainians with the other. I urge relevant countries to make a wise and responsible choice.

— Dmytro Kuleba (@DmytroKuleba) March 24, 2022

Ore 9.11 – L’intelligence Gb: «In arrivo riservisti, coscritti e mercenari»
Le forze russe hanno «quasi certamente» avuto «migliaia di caduti» nel corso dell’invasione dell’Ucraina. Lo riferisce il ministero della Difesa britannico, nel quotidiano aggiornamento di intelligence. Mosca sta ora valutando di «mobilitare i riservisti e i militari di leva», oltre all’impiego di «società private di mercenari e mercenari stranieri» per rimpiazzare le «perdite considerevoli».

Ore 9.08 – L’ambasciatore ucraino in Italia: «Ogni giorno vengono commessi crimini contro l’umanità»
Oggi è passato un mese esatto «da quando la Russia ha avviato il conflitto più sanguinoso in Europa, aprendo una nuova tragica pagina della storia europea». L’ambasciatore ucraino in Italia, Yaroslav Melnyk, ha esordito così con il suo intervento alla Commissione esteri della Camera, ricordando che da quel 24 febbraio «ogni giorno massicci bombardamenti distruggono città, infrastrutture, centrali nucleari», mentre le truppe russe «continuano a commettere crimini di guerra e contro l’umanità, attaccando i civili e stuprando le donne».

Ore 8.50 – Unicef: da inizio guerra sfollato un bimbo su due
Un bambino ucraino su 2 è stato sfollato da quando la Russia ha invaso l’Ucraina il 24 febbraio, secondo il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia. «È una situazione che non abbiamo mai visto prima, non a memoria d’uomo, ed è quasi impossibile da affrontare»,
dice alla Cnn il portavoce dell’Unicef, James Elder.

One month of war has displaced half of Ukraine’s children.

As families leave everything they know behind, UNICEF is supporting children with mental health and protection services.#ForEveryChild, peace. pic.twitter.com/y5NtbHp6QX

— UNICEF (@UNICEF) March 24, 2022

Ore 8.48 – Kiev: attivati 7 corridoi umanitari (manca ancora Mariupol) Sette corridoi umanitari sono stati concordati per oggi. Lo ha detto la vicepremier ucraina, Iryna Vereshchuk, chiarendo che non è stato concordato (ancora) alcun passaggio sicuro da Mariupol. Chi deve lasciare la città assediata deve andare nella vicina Berdyansk.

Ore 8.38 – Mosca: preso controllo di Izyum, nella regione di Kharkiv
L’esercito russo ha preso il controllo della città di Izyum, nella regione di Kharkiv. Lo ha reso noto il portavoce del ministero della Difesa russo, il maggiore generale Igor Konashenkov.

Ore 8.31 – L’esercito ucraino: artiglieria colpisce mezzi russi a Kiev
Nella regione di Kiev l’esercito ucraino ha distrutto mezzi russi con il fuoco dell’artiglieria. Lo ha riferito in un video, come riporta Unian, il comando operativo «Nord» su Facebook.

Ore 8.24 – Kiev: uccisi finora 128 bambini
Le truppe russe hanno ucciso 128 bambini in Ucraina dall’inizio del conflitto. Secondo Ukrinform, la maggior parte di loro (64) sono morti nella regione di Kiev. Gli attacchi aerei e i bombardamenti hanno danneggiato 566 istituti educativi, 73 dei quali sono stati completamente distrutte.

Ore 8.10 – Stoltenberg: «La Cina non dia supporto militare alla Russia. Putin ha fatto un grande errore»
«Chiediamo alla Cina di condannare l’invasione» dell’Ucraina da parte della Russia e di « non dare supporto politico e militare» a Mosca. Così il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, al suo arrivo al quartier generale dell’Alleanza, a Bruxelles, dove oggi si terrà il vertice straordinario dei leader dei 30 Paesi membri. «L’uso di armi chimiche cambierebbe la natura del conflitto», ha ribadito. E in merito alla possibilità di istituire una no-fly zone nei cieli dell’Ucraina, «la Nato non manderà né truppe né aerei per evitare una escalation». Putin «ha commesso un grande errore» ad attaccare un stato sovrano indipendente.

Ore 8 – Riapre parzialmente la Borsa di Mosca: l’avvio tiene. Washington: «È una farsa in stile Potemkin»
La Borsa di Mosca, chiusa dal 25 febbraio, ha riaperto parzialmente come previsto con l’indice Moex in crescita. Le contrattazioni avvengono con il divieto di vendite allo scoperto e solo su alcuni titoli, con interventi di sostegno da parte dei fondi di investimento «governativi». Il mercato russo è stato riavviato lunedì solo per la negoziazione dei titoli di Stato federali, dopo tre settimane di fermo a seguito dell’invasione dell’Ucraina. «Ciò a cui stiamo assistendo è una farsa», afferma il vice consigliere nazionale statunitense per la Sicurezza nazionale per l’economia internazionale, Daleep Singh. Si tratta, ha aggiunto, di una apertura in stile «Potemkin» con contrattazioni consentite solamente sul 15% del totale dei titoli, con il divieto di vendita per gli operatori stranieri e delle vendite a breve.

Ore 7.55 – «Distrutta una nave russa, a Berdyansk»
Una grande nave russa è stata distrutta nel porto occupato dai russi di Berdyansk, nel sud-est dell’Ucraina, come fa sapere la Marina militare ucraina. In un video che circola sui media di Kiev si vede la nave che esplode e una spessa nube di fumo e fiamme. Berdyansk, sul mare di Azov a circa 70 chilometri a sudovest di Mariupol, è stata occupata dalle truppe russe il 27 febbraio. Anche lo Stato maggiore delle Forze armate ucraine conferma che la nave-anfibio d’assalto russa «Orsk» è stata distrutta. Il porto di Berdyansk è stato usato finora per portare le forniture alle forze russe che da settimane stanno assediando Mariupol.

Ore 7.50 – Kiev, sotto controllo incendio vicino Chernobyl (vedi notizia ore 23.30)
È sotto controllo la maggior parte dell’incendio sviluppatosi nell’area vicina alla centrale nucleare di Chernobyl. Lo afferma il ministro dell’ecologia e delle risorse naturali Ruslan Strelets, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. Strelets, in una intervista televisiva, ha spiegato che nell’area nelle ultime due settimane si sono registrati più di 30 incendi. «Ci sono stati altri 5 incendi nell’ultima settimana. Oggi la maggior parte di questi incendi è circoscritta», ha detto.

Ore 7.45 – «Bombe al fosforo sulla regione di Lugansk, ci sono morti»
Nella regione di Lugansk, nel sud est dell’Ucraina, l’esercito russo continua a bombardare le città anche con bombe al fosforo: a scriverlo, su Telegram, è il capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergey Gaidai, citato dall’agenzia Unian, sottolineando che ci sono morti e feriti.

«Nella notte gli invasori hanno bombardato la regione di Lugansk con missili e bombardamenti al fosforo — scrive —. Si sa già che quattro persone sono morte e sei sono rimaste ferite, e i russi hanno danneggiato o completamente distrutto molte case».

Le città colpite sarebbero quelle di Severodonetsk, Lysychansk, Rubizhne, Kreminna, Novodruzhesk e Voevodivka.

Al momento non ci sono verifiche di questa notizia che, se confermata, sostanzierebbe ulteriormente l’accusa rilanciata ieri dall’amministrazione statunitense di crimini di guerra compiuti dalla Russia.

L’uso di bombe al fosforo è infatti vietato dalle convenzioni internazionali.

Ore 7.20 – Il messaggio di Mattarella: «L’Europa ripiomba nell’epoca delle stragi»
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato nella mattinata di oggi un messaggio di saluto all’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, che oggi celebra il suo 17esimo congresso «in un momento drammatico». Ed è un messaggio molto chiaro sulla posizione dell’Italia nel nuovo scenario internazionale.

« L’ingiustificabile aggressione al popolo ucraino di cui si è resa responsabile la Federazione russa ha fatto ripiombare il Continente europeo in un tempo di stragi, di distruzioni, di esodi forzati che fermamente intendevamo non avessero più a riprodursi dopo le tragiche vicende della Seconda guerra mondiale», scrive il capo dello Stato.

«Il bersaglio della guerra non è soltanto la pretesa di sottomettere un Paese indipendente quale è l’Ucraina. L’attacco colpisce le fondamenta della democrazia, rigenerata dalla lotta al nazifascismo, dall’affermazione dei valori della Liberazione combattuta dai movimenti europei di Resistenza, rinsaldata dalle Costituzioni che hanno posto la libertà e i diritti inviolabili dell’uomo alle fondamenta della nostra convivenza.

La democrazia europea è stata garante di pace, motore di dialogo, di sviluppo e affermazione di valori di giustizia e coesione sociale. Ha saputo dare all’unità del Continente – pur con i suoi limiti – ordinamenti plurali e condivisi e oggi questa unità si esprime al fianco del popolo aggredito, chiedendo che tacciano subito le armi, che si ritirino le forze di invasione, che venga affermato il diritto del popolo ucraino a vivere in pace e in libertà. Sono i valori della Resistenza che, ancora una volta, ci interrogano. In Ucraina e in tutta Europa. Pace e libertà, diritti delle persone e delle comunità, sono caposaldi inscindibili e costituiscono traguardi che i cittadini del Continente oggi intendono riguadagnare per comporre un nuovo quadro di sicurezza, di cooperazione, di convivenza».

Ore 7 – «In 30 secondi non resterà più niente di Varsavia»
Marco Imarisio ha passato una serata a guardare il popolare show alla tv russa del putiniano di ferro Vladimir Solovyov, dove si parla apertamente di ritorsioni nucleari se l’Europa o la Nato intralciassero i piani dello «zar»: «I polacchi devono sapere che in trenta secondi appena non resterebbe più niente di Varsavia». Il racconto completo è qui.

Ore 6.50 — L’Ucraina: «Siamo al contrattacco»
Lorenzo Cremonesi, nel municipio di Kiev, ha parlato con il comandante ucraino Ruslan Diachenko, che dice: «Sino ad una settimana fa le nostre strategie erano difensive, ci limitavamo a cercare di fermare le colonne russe in avanzata. Ma adesso cambiano le regole del gioco, l’iniziativa diventa nostra, passiamo al contrattacco». L’articolo completo è qui.

Ore 5.53 – Tornano a suonare le sirene anti-aereo a Odessa
Dopo una nottata abbastanza tranquilla è scattato un lungo allarme anti-aereo a Odessa questa mattina. Le sirene hanno cominciato a suonare attorno alle 6.30 ora locale (le 5:30 in Italia). Il coprifuoco notturno è terminato alle 6 ma le strade di Odessa sono comunque ancora deserte.

Ore 5.44 – Boeing sospende supporto a compagnie aeree russe
Il colosso aerospaziale statunitense Boeing ha annunciato la sospensione del supporto alla compagnie aeree della Russia. Lo ha confermato un portavoce dell’azienda all’emittente televisiva «Cnn». «Abbiamo sospeso tutte le operazioni a Mosca e chiuso temporaneamente il nostro ufficio a Kiev. Sospenderemo anche i servizi di sostituzione delle componenti, manutenzione e supporto tecnico alle compagnie aeree russe», ha dichiarato il portavoce, secondo cui Boeing «intende concentrarsi sulla garanzia della sicurezza dei nostri partner nella regione».

Ore 3.23 – Fbi punta a spot sui social per arruolare aspiranti spie
L’Fbi ricorre a una nuova tattica social per «arruolare» aspiranti spie che parlano russo e sono deluse dall’invasione dell’Ucraina. Per far breccia nella platea di potenziali spie, gli agenti federali si affidano alla pubblicità sui social mirata a coloro che passano vicino all’ambasciata russa a Washington. Gli spot su social putano a capitalizzare, riporta il Washington Post, sull’insoddisfazione o sulla rabbia fra i diplomatici pubblici e i servizi di spionaggio – o su quella degli immigrati russi negli Stati Uniti – in merito all’invasione dell’Ucraina, un evento che secondo gli esperti è una opportunità per l’intelligence americana per reclutare nuove risorse.

Ore 2.03 – Leader militari russi hanno respinto le chiamate Usa
Gli innumerevoli tentativi americani di contattare i leader militari russi sono caduti nel vuoto. Mosca li ha respinti tutti. Il capo del Pentagono, Lloyd Austin, e il capo dello Stato maggiore congiunto Usa, Mark Milley, hanno tentato più volte di mettersi in contatto con il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, e il generale Valery Gerasimov da quando è iniziata l’invasione dell’Ucraina. Così il Washington Post citando alcune fonti secondo le quali la mancanza di comunicazione aumenta i rischi di un errore di calcolo o di un incidente sul campo di battaglia.

Ore 1.53 – Zelensky: «Nato ci dia sostegno efficace e illimitato»
Parlando alla vigilia del vertice della Nato, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invitato l’Alleanza a fornire «sostegno efficace e illimitato» all’Ucraina, comprese tutte le armi di cui il Paese ha bisogno per respingere l’invasione. «Chiediamo che l’Alleanza dichiari che aiuterà pienamente l’Ucraina a vincere questa guerra, a ripulire il nostro territorio dagli invasori e a riportare la pace in Ucraina», ha detto in un discorso video notturno alla nazione.

Ore 1.48 – Casa Bianca crea «Tiger Team» per attacchi russi con armi chimiche o nucleari
La Casa Bianca ha creato una squadra di funzionari per la sicurezza nazionale incaricata di delineare scenari sulle risposte di Stati Uniti e alleati se il presidente russo Vladimir Putin usasse armi chimiche, biologiche o nucleari. Lo rende noto il New York Times. Il gruppo, noto come «Tiger Team», sta anche esaminando le risposte se Putin raggiungesse il territorio della Nato per attaccare i convogli che portano armi e aiuti all’Ucraina.

Giovedì, ore 1.41 – La denuncia del segretario di stato Usa, Blinken: «Esercito russo ha commesso crimini di guerra»
Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha dichiarato che l’amministrazione Biden ha stabilito formalmente che l’esercito russo ha commesso crimini di guerra in Ucraina. La valutazione, ha fatto sapere in una nota, è basata su «attenta analisi» delle fonti pubbliche e d’intelligence sull’invasione russa. «Gli Usa condivideranno le informazioni con gli alleati, i partner e le istituzioni internazionali incaricati di indagare sulle accuse di crimini di guerra e contro l’umanità», ha dichiarato.

Ore 23.36 – Johnson: la Gb invierà 6mila missili e 25 milioni di sterline
La Gran Bretagna invierà 6mila missili, composti da armi anticarro e ad alto potenziale esplosivo, e 25 milioni di sterline (33 milioni di dollari, 30 milioni di euro) in aiuti finanziari all’esercito ucraino. Lo ha detto il primo ministro Boris Johnson. «Il Regno Unito lavorerà con i nostri alleati per aumentare il sostegno militare ed economico all’Ucraina, rafforzando le loro difese mentre invertono la tendenza in questa lotta», ha annunciato alla vigilia dei vertici della Nato e del G7.

Ore 23.30 – Kiev informa Aiea, in fiamme foresta vicino Chernobyl
Le autorità di Kiev hanno informato l’Agenzia internazionale per l’energia atomica che una foresta vicino alla centrale nucleare di Chernobyl è in fiamme.

Ore 21.11 – La Russia blocca Google news
L’accesso al servizio Internet News di Google è stato limitato sul territorio della Russia per la presenza di materiali contenenti informazioni inaffidabili sull’andamento dell’operazione militare speciale in Ucraina. Lo scrive la Tass.

24 marzo 2022 (modifica il 24 marzo 2022 | 12:43)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

, 2022-03-24 11:34:00, Le notizie di giovedì 24 marzo sulla guerra, minuto per minuto: oggi i vertici Nato e dell’Ue: Biden è in Europa. Mosca: «Conquistata Izyum in regione Kharkiv». Anonymous hackera la Banca centrale russa , Lorenzo Cremonesi, Andrea Nicastro, Marta Serafini, Redazione Online

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Exit mobile version