Ucraini pronti a lasciare Bakhmut, ritirata strategica nelle campagne

di Lorenzo Cremonesi

Kiev: Il nemico lentamente avanza. Rivincita del Cremlino dopo le sconfitte d’autunno ma potrebbero essere necessari due anni per conquistare l’intero Donbass

DAL NOSTRO INVIATO KHERSON Bakhmut starebbe per essere abbandonata dagli ucraini. Una ritirata strategica, finalizzata a risparmiare soldati e continuare a massacrare le unit russe in avanzata, con il proposito di fiaccare il loro piano di occupare tutto il Donbass. Sono settimane che in modo discreto gli ufficiali ucraini posizionati a difesa della cittadina diventata il cuore dello scontro nelle regioni orientali del Paese e accerchiata dai mercenari russi del battaglione Wagner ammettono di essere pronti a ripiegare su due linee di difesa gi approntate nelle campagne e lungo i canali appena a sud-ovest di Bakhmut.

Da un punto di vista strettamente militare sarebbe un riposizionamento minimo, quasi di routine. normale fare arretrare le proprie truppe su posizioni migliori nel caso quelle avversarie stiano avendo il sopravvento in un dato settore. E non significa certo avere perso la guerra, tutt’altro. Ma dalle disastrose ritirate dell’autunno nel Donbass settentrionale e a Kherson che Mosca cerca la rivincita. Ed stato lo stesso comandante-proprietario della Wagner, Yevgeny Prigozhin l’oligarca amico di Putin, a trasformarla nel luogo-simbolo del riscatto e soprattutto del successo della sua milizia, che potrebbe garantirgli un ruolo politico rilevante al Cremlino.

L’acuirsi dello scontro con l’approssimarsi del primo anniversario della guerra il 24 febbraio vede crescere il duello delle propagande. atteso un discorso pubblico di Putin. Tre giorni fa lo stesso Prigozhin aveva ammesso che potrebbero essere necessari due anni per conquistare l’intero Donbass. Ma ieri l’oligarca ha annunciato che i suoi uomini hanno conquistato Krazna Gori, che pu essere considerato un quartiere periferico di Bakhmut. Da Kiev confermano che i russi lentamente avanzano pur con un tributo immane di sangue. Secondo l’intelligence britannica, da inizio febbraio avrebbero subito perdite valutabili in 824 soldati morti al giorno, 4 volte di pi dei 172 stimati in giugno.

Nella nebbia fitta della doppia propaganda un poco di chiarezza l’abbiamo colta ieri nelle parole di Johanna-Maria Lehtme, una volontaria di un’organizzazione umanitaria dell’Estonia incontrata per le strade di Kherson. I comandi ucraini ci hanno chiesto di aiutare i civili ad evacuare Bakhmut, sono ormai poche migliaia dei 70.000 originari. A Kiev sanno bene che non ha pi senso restare. La ritirata delle truppe tra pochi giorni sar inevitabile.

13 febbraio 2023 (modifica il 13 febbraio 2023 | 08:28)

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