Uffizi, la circolare ai dipendenti del direttore (tedesco): «Ecco come si scrive una mail in italiano»

di Marco Gasperetti

Eike Schmidt, alla guida della blasonata Galleria, chiede di evitare troppi punti esclamativi e interrogativi e di non usare effetti speciali. La lingua di Dante ha tutto l’armamentario a disposizione per esprimersi al meglio

Dopo aver letto l’ultima email farcita con emoticons, raffiche di punti esclamativi, interrogativi triplicati, parole in grassetto, maiuscole e contro maiuscole, il direttore degli Uffizi ha deciso che era arrivato il momento di mettere un po’ di ordine nella comunicazione interna dei propri dipendenti. E, ancor prima degli auguri natalizi, che arriveranno presto con sincero affetto, ha inviato al personale della blasonata Galleria una circolare con tanto di timbro del ministero della Cultura nella quale si dettano alcune regole di buona scrittura, come la lingua di Dante comanda, visto oltretutto che siamo nella sua citt natale: Firenze.

Fin qui nulla di particolare. Se non fosse che il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, nato a Friburgo 54 anni fa, un tedesco doc, se pur con molti studi italici e profondamento innamorato di Firenze e dell’Italia tutta . Nel documento, che pu apparire (anche se il direttore lo nega decisamente) una tirata d’orecchie ai dipendenti, si dispensano consigli per una corretta ed omogenea stesura dei testi nelle comunicazioni da inviare tramite e-mail dall’indirizzo personale istituzionale di posta elettronica o dalle caselle dei singoli per migliorare l’efficienza e l’efficacia delle comunicazioni.

Dunque, secondo Schmidt all’interno del testo occorre evitare, ove possibile, di usare caratteri in grassetto, mentre resta comunque ammessa la sottolineatura delle parole, delle frasi salienti o parti di esse. Inoltre, consiglia ancora il direttore del museo, si deve evitare di scrivere le frasi in stampatello maiuscolo. Perch il ricorso alle lettere maiuscole deve essere limitato all’indicazione dei nomi propri di persona fisica o giuridica, di luogo oppure per altri vocaboli, dove l’impiego sia richiesto dalla grammatica italiana. Ci sono inoltre raccomandazioni sulla punteggiatura che, evidentemente nelle mail in circolazione, non proprio la pi precisa. necessario evitare, sempre ove possibile, il punto esclamativo, – si legge nella circolare – mentre sia per il punto interrogativo sia per quello esclamativo occorre digitarlo una sola volta alla fine della frase senza mai ripeterlo.

E infine secondo il vademecum della buona scrittura via mail opportuno evitare anche i puntini di sospensione, in quanto il significato dei singoli paragrafi dei testi delle e-mail di lavoro deve essere chiaro, esplicito e mai allusivo. Il documento si conclude con un appello a tutto il personale delle Gallerie degli Uffizi ad attenersi scrupolosamente alle modalit di scrittura sopra indicate. Una bacchettata da professore? Assolutamente no. Ho voluto soltanto dare un po’ di regole e omogenizzare al meglio la comunicazione interna – spiega il dottor Schmidt -. Ci sono molti dipendenti che ben scrivono e altri no. Tutti devono migliorare. Anche perch l’italiano ha un ricco strumentario di parole e non c’ bisogno di ricorrere ad altri escamotage per esprimersi. Stando attenti anche a scrivere con razionalit, senza essere impulsivi e impiegare effetti speciali. Scrivere al meglio aiuta tutti a pensare nel modo pi giusto.

21 dicembre 2022 (modifica il 21 dicembre 2022 | 19:12)

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, 2022-12-21 18:16:00, Eike Schmidt, alla guida della blasonata Galleria, chiede di evitare troppi punti esclamativi e interrogativi e di non usare effetti speciali. «La lingua di Dante ha tutto l’armamentario a disposizione per esprimersi al meglio», Marco Gasperetti

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