Un curricolo verticale di Storia ed Educazione Civica per il XXI secolo e la rete “LabSto21”

Sei anni sono trascorsi da quel famoso appello lanciato da Cesare Grazioli rivolse ai docenti della disciplina “Storia” delle scuole secondarie superiori per spingerli (facendone emergere tutte le necessità pedagogiche e storiche, naturalmente) a insegnare la storia anche degli ultimi cento anni. Grazioli osservava – scrive Daniele Boschi – “che, vent’anni dopo l’emanazione del decreto Berlinguer, non era raro imbattersi in classi che arrivavano agli esami di Stato con programmi di storia che non andavano oltre la fine della Seconda guerra mondiale”.

Le finalità e la rete LabSto21

Nasce, per garantire questa finalità la rete LabSto21 che definisce il percorso, come scrive Boschi – “proprio a partire dalla constatazione che gran parte degli insegnanti non riesce ad inserire nel curricolo lo studio strutturato degli ultimi decenni”. Il Laboratorio e la rete puntano a incoraggiare un nuovo e diverso modo per vivere e insegnare la storia del ‘900 e degli inizi del nostro secolo, all’interno di un rigenerato modo di rivedere la struttura del curricolo di Soria nella sua strutturazione verticale dalle scuole elementari alle scuole secondarie superiori. Questo articolo vuole fornire un ulteriore contributo a questo itinerario di innovazione didattica, che coinvolge scuole e università. C’è una realtà felice della scuola italiana nella quale si sta sperimentando, e lavorando con grande alacrità e interesse scientifico, un “Curriculo verticale di Storia ed Educazione Civica per il XXI secolo e la rete “LabSto21” proposto dal professore Antonio Brusa. Brusa ha insegnato Didattica della Storia presso l’Università di Bari e la Silsis di Pavia, oltre che in numerosi corsi per insegnanti, in Italia e all’estero. Ha scritto diversi manuali di storia, per le medie e per il biennio e dei testi di metodologia didattica. È stato fondatore e direttore Novcento.org la rivista on line di didattica della storia progettata e gestita dall’Istituto nazionale Ferruccio Parri. Rete degli istituti per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea Direttore di Historia ludens, un’associazione che si occupa di didattica della storia (www.historialudens.it). Ha fondato la Rete LabSto21 – “Laboratorio del Tempo Presente. Insegnare storia nel XXI secolo” https://www.labsto21.it e continua a lavorare con le scuole e l’Università di Bari. Al centro di questa sperimentazione c’è l’Istituto Comprensivo Grosseto 4 di Grosseto guidato dalla, ormai famosissima, dirigente scolastico professoressa Anna Maria Carbone che, in questi anni, qualunque scuola abbia diretto (anche in reggenza) si è distinta per la sua particolare dedizione all’innovazione e cosa assai più necessaria e importante, sperimentazione. Nella sua ultima circolare, alle scuole e ai dirigenti scolastici della rete di cui il suo istituto e ella stessa sono capofila, comunica le riflessioni del Prof. Brusa rispetto al lavoro fin qui svolto dalla Rete e alle prospettive future.

La storia sia una materia che serve per capire il presente

Scrive il professore Antonio Brusa e riprende la professoressa Anna Maria Cabone nella sua brillante circolare che “È ormai di senso comune il fatto che la storia sia una materia che serve per capire il presente e che, per questo motivo, sia da considerarsi una ‘materia di cittadinanza’. Spingiamo gli allievi a studiare il passato, con la promessa che questo servirà a capire il loro mondo, tuttavia, sono tanti i problemi che ci impediscono di realizzare questo obiettivo. Da una parte, c’è un curricolo, che appare talmente pieno di fatti e problemi, che non si riesce mai a completare con soddisfazione un’annualità; dall’altra, c’è la difficoltà e le obiezioni naturali, quando si decide di affrontare qualche argomento presente, e, in particolare quegli argomenti scottanti, i ‘temi sensibili’, che agitano la nostra vita: dall’emigrazione, alle questioni politiche e ambientali, ai pesanti effetti della globalizzazione, fino alle più recenti criticità. Tanti problemi, e tanta incertezza, quando si cerca di superarli”.

LabSto21: coordinate, strategie e materiali di un curricolo di storia per il XXI secolo

Negli ultimi cinque anni – specifica la professoressa Anna Maria Carbone facendo sue le riflessioni del professore Antonio Brusa – il gruppo di lavoro LabSto21 ha messo a punto le coordinate, le strategie e i materiali di un curricolo di storia per il XXI secolo, caratterizzato da questi elementi:

  • Un curricolo realmente in continuità dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di primo grado. Questa caratteristica permette di coordinare al meglio il lavoro degli insegnanti coinvolti, di sfruttare al massimo le ore a disposizione e offre agli allievi un percorso lungo, ordinato e coerente, senza interruzioni e salti.
  • Un curricolo che riesce a dare uno spazio sufficiente alla contemporaneità effettiva degli allievi, senza per questo sacrificare il necessario studio dei tempi più remoti.
  • Un curricolo essenziale, basato cioè su quelle conoscenze cardinali, che permettono agli allievi di organizzare la loro immagine del passato e di collegarla al presente.
  • Un curricolo sostenibile, nel quale ci sono indicazioni e materiali effettivamente utilizzabili nelle ore attualmente a disposizione.
  • Un curricolo di storia pluriscalare, dove ci sono quadri di storia mondiale, europea, nazionale e si assegna anche uno spazio a saggi di storia locale.
  • Un curricolo didatticamente vario: che fa uso dell’intera gamma di possibilità che la didattica attuale mette a disposizione del docente: dalla lezione, allo storytelling, ai laboratori sulle varie fonti, alla didattica ludica, alle risorse digitali e alla storia fuori dall’aula, e quindi sollecita le diverse facoltà dell’allievo: da quelle dell’ascolto e della lettura, a quelle operative e creative.
  • Un curricolo di storia aperto alle altre discipline, e quindi predisposto alla progettazione di moduli pluridisciplinari e interdisciplinari.
  • Un curricolo di storia intimamente connesso con le istanze di una buona educazione civica.

La vasta gamma di iniziative della Rete LabSto21

A partire da queste solide basi, sperimentate in cinque anni di lavoro in classi e in situazioni didattiche diversificate, si può prospettare alla Rete LabSto21 una vasta gamma di iniziative, fra le quali:

  • Diffondere presso le scuole di base della rete i risultati raggiunti. Per questo obiettivo, la rete può fare affidamento su un buon numero di docenti formati, in grado di svolgere il ruolo di tutor e dei materiali “pronto uso”, messi a punto nel corso del lavoro.
  • Diffondere nuovi modelli di Educazione civica, sostenuti dalla rivisitazione del curricolo di storia.
  • Avviare ricerche/azioni didattiche mirate su singoli punti del curricolo (nuovi laboratori, nuovi quadri concettuali, nuovi giochi e attività).

La sfida: avviare la rivisitazione del Curricolo di Storia nella Scuola Secondaria di secondo grado

La sfida è – specifica la professoressa Anna Maria Carbone facendo sue le riflessioni del professore Antonio Brusa – avviare la rivisitazione del Curricolo di Storia nella Scuola Secondaria di secondo grado, con dirigenti e docenti esperti ed aperti all’innovazione. A questo proposito intendiamo avviare un lavoro, sperabilmente di eguale portata, per le superiori.

Cosa attivare

Per questo obiettivo si potranno attivare:

  • Corsi di formazione di “impianto”, simili ai corsi con i quali si è iniziato il lavoro per la scuola di base, ma ovviamente ritarati per le caratteristiche delle superiori.
  • Corsi di approfondimento/sensibilizzazione su temi importanti, con la partecipazione di storici accreditati, in collaborazione con altri enti come Accademia dell’Arcadia (corsi interdisciplinari storia/italiano); Historia Ludens e SIDiDast (Società Italiana di Didattica della storia) ecc.”.

La fase di approfondimento e sperimentazione di quanto costruito

Da quanto sopra evidenziato dal prof. Brusa emerge che, nonostante il lockdown e le successive difficoltà organizzative incontrate, continua la fase di approfondimento e sperimentazione di quanto costruito, di recupero di chi ha trovato più ostacoli nel percorso, di coinvolgimento di nuovi istituti e di apertura a chi fosse interessato a conoscere e ad entrare a far parte del progetto.

l Laboratorio del Tempo presente

In allegato il progetto di convegno che la stessa Dirigente scolastico prof.ssa Anna Maria Carbone propose in altro Istituto e che, ancora oggi, rappresenta, un ottimo punto di partenza per lo sviluppo di un percorso adeguato alle attese del XXI secolo.

, 2022-12-15 07:00:00, Sei anni sono trascorsi da quel famoso appello lanciato da Cesare Grazioli rivolse ai docenti della disciplina “Storia” delle scuole secondarie superiori per spingerli (facendone emergere tutte le necessità pedagogiche e storiche, naturalmente) a insegnare la storia anche degli ultimi cento anni. Grazioli osservava – scrive Daniele Boschi – “che, vent’anni dopo l’emanazione del decreto Berlinguer, non era raro imbattersi in classi che arrivavano agli esami di Stato con programmi di storia che non andavano oltre la fine della Seconda guerra mondiale”., Orizzonte Scuola Notizie

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