Un errore spostare i commenti finali di una partita su Rai Sport

di Aldo Grasso

Erano tutti così sicuri della vittoria dell’Italia da non prevedere un dopo partita tanto incandescente

Non è iniziata nel migliore dei modi la nuova gestione di Rai Sport affidata ad Alessandra De Stefano: niente Mondiali per l’Italia, niente grandi ascolti dal Qatar. Non per colpa sua: una Nazionale così scarsa, così fragile non se la immaginava nessuno. Verrebbe quasi voglia di chiedere scusa a Giampiero Ventura e alle sue modeste capacità di pubbliche relazioni (a lui gli spot sulla Liguria non glieli hanno mai proposti).

De Stefano aveva promesso novità, dimenticandosi, forse per la fretta, di citare dove le aveva lette: «Spoglieremo le partite dalle sovrastrutture. Basta collegamenti con studi che danno la linea ad altri studi: solo tribuna e campo. Bene le due voci di commento, ma quella tecnica non sovrasti mai la giornalistica… Un giornalista bravo deve raccontare il “quasi” che non si vede, coltivare il silenzio». Per ora non è cambiato nulla, la seconda voce continua a essere del tutto pleonastica e in più si sono aggiunti gli inutili commenti della bordocampista Tiziana Alla, che interloquiva anche se non chiamata in causa (il ruolo del bordocampista andrebbe abolito per legge). Il commento dal campo è molto simile a quello inventato da Dazn e, comunque, il problema non è lo studio o il campo: il problema sono le persone che commentano (Lele Adani è molto più stimolante quando discute di calcio con i suoi amici Cassano e Vieri; in Rai dice, non dice, si contraddice).Ma l’errore più marchiano è spostare i commenti finali dai Rai1 a Rai Sport.

Erano tutti così sicuri della vittoria dell’Italia da non prevedere un dopo partita tanto incandescente. Quando c’è un importante incontro sportivo, una delle tre reti generaliste (Rai2, per esempio) dovrebbe dedicarsi all’evento. E poi, chi invitano sul canale 58 della Rai? L’attore Luca Argentero che, dovendo recitare, non aveva neanche visto la partita. Toccava a lui parlare della crisi decennale del calcio italiano?

25 marzo 2022 (modifica il 25 marzo 2022 | 20:13)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

, 2022-03-25 20:13:00,

di Aldo Grasso

Erano tutti così sicuri della vittoria dell’Italia da non prevedere un dopo partita tanto incandescente

Non è iniziata nel migliore dei modi la nuova gestione di Rai Sport affidata ad Alessandra De Stefano: niente Mondiali per l’Italia, niente grandi ascolti dal Qatar. Non per colpa sua: una Nazionale così scarsa, così fragile non se la immaginava nessuno. Verrebbe quasi voglia di chiedere scusa a Giampiero Ventura e alle sue modeste capacità di pubbliche relazioni (a lui gli spot sulla Liguria non glieli hanno mai proposti).

De Stefano aveva promesso novità, dimenticandosi, forse per la fretta, di citare dove le aveva lette: «Spoglieremo le partite dalle sovrastrutture. Basta collegamenti con studi che danno la linea ad altri studi: solo tribuna e campo. Bene le due voci di commento, ma quella tecnica non sovrasti mai la giornalistica… Un giornalista bravo deve raccontare il “quasi” che non si vede, coltivare il silenzio». Per ora non è cambiato nulla, la seconda voce continua a essere del tutto pleonastica e in più si sono aggiunti gli inutili commenti della bordocampista Tiziana Alla, che interloquiva anche se non chiamata in causa (il ruolo del bordocampista andrebbe abolito per legge). Il commento dal campo è molto simile a quello inventato da Dazn e, comunque, il problema non è lo studio o il campo: il problema sono le persone che commentano (Lele Adani è molto più stimolante quando discute di calcio con i suoi amici Cassano e Vieri; in Rai dice, non dice, si contraddice).Ma l’errore più marchiano è spostare i commenti finali dai Rai1 a Rai Sport.

Erano tutti così sicuri della vittoria dell’Italia da non prevedere un dopo partita tanto incandescente. Quando c’è un importante incontro sportivo, una delle tre reti generaliste (Rai2, per esempio) dovrebbe dedicarsi all’evento. E poi, chi invitano sul canale 58 della Rai? L’attore Luca Argentero che, dovendo recitare, non aveva neanche visto la partita. Toccava a lui parlare della crisi decennale del calcio italiano?

25 marzo 2022 (modifica il 25 marzo 2022 | 20:13)

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