Un’altra scuola si posiziona all’avanguardia nel panorama educativo, introducendo una misura progressista: il congedo mestruale.
Si tratta dell’ istituto di istruzione secondaria ‘G. Sulpicio’ di Veroli, in provincia di Frosinone. Questa politica permette alle studentesse affette da dismenorrea di usufruire di due giorni di permesso al mese, escludendoli dal conteggio delle assenze, previa certificazione medica.
La proposta, originata dalle rappresentanze studentesche e sostenuta dal Collegio docenti, ha ricevuto l’approvazione unanime del Consiglio d’Istituto. Un esempio di collaborazione tra studenti e istituzione scolastica che riflette una sensibilità crescente verso le esigenze degli studenti.
L’Istituto ‘G. Sulpicio’ segue l’esempio del Pilo Albertelli di Roma, prima scuola del Lazio a introdurre questa prassi. A livello nazionale, il Liceo Artistico di Ravenna è stato il pioniere in Italia. Le scuole sfruttano una normativa che consente fino a un quarto di assenze annuali e permette deroghe per motivi documentati.
La Rete degli studenti medi, rafforzando questa tendenza, sollecita l’introduzione del congedo mestruale in tutte le scuole italiane. Una proposta legislativa, supportata dall’Alleanza Verdi e Sinistra, è stata presentata in parlamento, segnalando un crescente interesse politico e sociale verso questa tematica.
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