Unicef realizza la mostra Can you smile for me?Linfanzia sperduta: 83 scatti realizzati in oltre 10 anni di attività

Ad un anno dall’inizio della guerra tra Russia e Ucraina l’Unicef vuole raccontare gli orrori della guerra e le emergenze, ma anche le speranze riposte nei bambini in Afghanistan, nel Myanmar, in India, tramite gli scatti di Gianmarco Sicuro, fotoreporter di guerra che racconta, attraverso una selezione di oltre 80 foto, storie di dolore e di rinascita, di tristezza e speranza di tanti bambini e bambine che ha incontrato in alcune delle emergenze dove opera l’UNICEF.

La mostra è stata installata il 23 febbraio presso il Museo MAXXI (Museo nazionale delle arti del XXI secolo), attento all’infanzia, alle scuole, alle famiglie nella sua programmazione – Corner D -, in via Guido Reni 4, a Roma e resterà aperta fino al prossimo 5 marzo, dalle 11 – 19.

Attraverso le immagini dei bambini ed alcuni oggetti emblematici, il fotoreporter RAI racconta ed espone ciò che ha vissuto. Gli scatti e le istallazioni artistiche di questa mostra sono donati all’UNICEF per sostenere i progetti a favore della sopravvivenza e dello sviluppo di bambini e adolescenti in tanti drammatici scenari mondiali. Il volto simbolo di questa esposizione è quello di una bambina di Sviatohirsk, un villaggio del Donbass, che, racconta Sicuro, “ho fotografato all’indomani della liberazione, dopo mesi di occupazione dell’esercito russo. Un volto triste, dallo sguardo perso e vuoto, incapace, appunto, di sorridere: ‘Can you smile for me?’”.

Il focus è sull’Afghanistan e l’Ucraina, partendo dalla considerazione che i bambini e le bambine sono le prime vittime di ogni crisi.

La guerra in Ucraina sta avendo un impatto drammatico sulla vita e sul futuro dei 7,8 milioni di bambini del paese, di questi 3,4 milioni hanno bisogno di assistenza umanitaria nel paese e 3,9 milioni hanno bisogno di aiuto nei paesi che li ospitano come rifugiati. L’Afghanistan sta vivendo una situazione di crisi umanitaria senza precedenti: 15,3 milioni di bambini hanno bisogno di aiuto. Da tre anni, più di 1 milione di ragazze hanno perso l’opportunità di frequentare la scuola secondaria.

Il fotoreporter

Tutti questi sono gli scenari che il giornalista Giammarco Sicuro ha potuto documentare anche grazie all’aiuto dell’UNICEF, visitando cliniche e ospedali di località remote, altrimenti inaccessibili. Ricordiamo che Sicuro è un inviato speciale della redazione esteri della Rai e fotoreporter di guerra, in Rai dal 2008, si è occupato dei fatti di cronaca nazionale e internazionale, dal terremoto di Amatrice al naufragio della Concordia, dagli attentati terroristici di Londra, Manchester e Berlino, alla crisi umanitaria venezuelana fino alla pandemia. Nel 2022 ha seguito il conflitto ucraino, sia dal lato russo che da quello di Kiev, con numerose corrispondenze dal fronte del Donbass.

Carmela Pace, Presidente dell’UNICEF Italia, ha inaugurato la mostra fotografica dicendo: “Nelle guerre e nelle emergenze i bambini sono i più colpiti: perdono la loro infanzia, la scuola, la casa, la famiglia, la salute, le certezze; alcuni di loro conoscono soltanto violenze e fuga. Ringrazio a nome dell’UNICEF Italia Giammarco Sicuro per essere vicino alla nostra organizzazione e perché grazie ai suoi scatti possiamo far conoscere le storie che si celano dietro i numeri. Ringrazio anche il Museo MAXXI per avere ospitato la mostra”, ha dichiarato.

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