Università di Palermo, il caso della classifica sulle dottorande: «Sono molestie». Il rettore: «Già presi provvedimenti»

di Lara Sirignano

La graduatoria basata sulla bellezza stilata da un collega e girata in chat. Le proteste: L’ateneo sa da mesi ma non si mosso. Ieri confronto pubblico con prorettori: Non siamo restati inerti

A passare per un insabbiatore il rettore di Palermo Massimo Midiri non ci sta. Dal mio insediamento ho battuto su argomenti come la parit di genere e l’inclusione, perch ritenevo giusto e doveroso un cambio di paradigma e una svolta culturale, dice. Il riferimento al caso della lista creata da un dottorando di Economia che aveva stilato una classifica delle colleghe pi belle, scoppiato alla vigilia della Giornata contro la violenza sulle donne: una data non causale secondo Midiri.

La lista

L’elenco, poi girato su decine di chat, sarebbe arrivato anche a una delle concorrenti involontarie della sessista top ten, che avrebbe raccontato la storia in una lettera anonima pubblicata dal blog Younipa. La chat finita sotto inchiesta risale, per, a un anno fa. Come mai viene fuori ora e proprio alla vigilia di una giornata anche mediaticamente emblematica? si chiede il rettore, che esclude si tratti di una casualit.

Le critiche

La vicenda, comunque, ha suscitato un mare di polemiche con associazioni studentesche come Collettivo Medusa che hanno accusato l’Ateneo di inerzia e di aver lasciato sole le vittime. Episodi come questo ci fanno rendere conto di come uno spazio femminista all’Universit sia necessario e che l’emancipazione delle donne oggi non sia affatto scontata, nemmeno tra i banchi dei dottorati, dove prende forma la classe intellettuale di domani. Nel mostrare solidariet alla collega, sentiamo il dovere di puntare i riflettori sull’ambiente accademico che nasconde e protegge, legittimando, chi fa violenza sulle donne, il duro commento di una delle studentesse insorte, Anna Taibi, della Facolt di Beni culturali.

La decisione

Ieri all’Universit stata organizzata una assemblea alla quale ha preso parte anche la docente Beatrice Pasciuta, prorettrice all’Inclusione, pari opportunit e politiche di genere dell’Universit, delega che, sottolinea Midiri, una delle dimostrazioni dell’interesse dell’Ateneo su determinati problemi. La cosa va raccontata bene — ha voluto precisare la professoressa —. A febbraio scorso un dottorando di ricerca ha stilato una classifica di sue colleghe di dottorato, in base alla bellezza fisica (o almeno in base al suo personale criterio) che a quanto ci risulta stata pubblicata su una chat dei dottorandi per pochi minuti, prima di essere cancellata. L’autore di questo atto insulso e idiota stato individuato e convocato dal Coordinatore del dottorato, che lo ha rimproverato e severamente ammonito.

Le scuse

Il dottorando, su sollecitazione dell’ateneo ha inviato, poi, a tutte le colleghe una mail di scuse, definendo il proprio comportamento disdicevole e condannabile. Alle vittime stato chiesto se intendessero procedere ulteriormente, ma nessuna di loro ne avrebbe manifestato l’intenzione. Il ragazzo, fa sapere il rettore, stato deferito alla Commissione disciplinare che, entro un mese, dovr pronunciarsi anche con una eventuale sanzione. Tutto ci si pu rimproverare tranne che siamo rimesti inerti — spiega Midiri —. L’attenzione su questi temi massima. Ho anche istituito il consulente di fiducia: un legale che pu procedere giudiziariamente in casi di molestie. Intanto, tutte le segnalazioni anonime che mi arrivano le giro in Procura.

16 dicembre 2022 (modifica il 16 dicembre 2022 | 12:54)

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, 2022-12-16 15:35:00, La graduatoria basata sulla bellezza stilata da un collega e girata in chat. Le proteste: «L’ateneo sa da mesi ma non si è mosso». Ieri confronto pubblico con prorettori: «Non siamo restati inerti», Lara Sirignano

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