di Simona Marchetti
Uno studio turco ha indagato come l’esposizione alla luce blu emessa dai dispositivi elettronici possa influire sui livelli degli ormoni riproduttivi e come la stessa durata di utilizzo incida sui cambiamenti ormonali
La luce blu emessa da smartphone e tablet potrebbe aumentare il rischio di pubertà precoce, alterando i livelli ormonali. A sostenerlo è uno studio turco, condotto sui topi e presentato in occasione del 60° Incontro annuale di Endocrinologia pediatrica. In passato l’utilizzo prolungato dei dispositivi mobili era stato collegato ai disturbi del sonno nei bambini, perché la luce blu inibisce l’aumento dei livelli di melatonina, che è l’ormone che regola la qualità del sonno e i cui valori sono complessivamente più alti durante la pre-pubertà. Più di recente, invece, numerose ricerche avevano registrato un abbassamento dell’età di inizio della pubertà nelle ragazzine, soprattutto durante la pandemia di Covid-19, quando il tempo passato davanti agli schermi era stato notevolmente maggiore.
Ormoni riproduttivi
Partendo da queste considerazioni, la dottoressa Aylin Kilinç Uğurlu e i suoi colleghi di Ankara hanno voluto indagare come influisse l’esposizione alla luce blu emessa dai dispositivi elettronici sui livelli degli ormoni riproduttivi e sul momento di inizio della pubertà. Per farlo, il team turco ha utilizzato 18 cavie femmina da laboratorio, divise in 3 gruppi da 6 ed esposte poi a un normale ciclo di luce e a 6 o 12 ore di luce blu. I primi segni di pubertà sono comparsi significativamente prima in tutti i topi esposti alla luce blu, che presentavano anche una riduzione nei livelli di melatonina e un’aumentata produzione di specifici ormoni riproduttivi, quali estradiolo e ormone luteinizzante, come pure dei cambiamenti fisici nel tessuto ovarico, tutti coerenti con l’inizio della pubertà. Non bastasse, più la durata dell’esposizione è stata maggiore e più precoce è risultato l’inizio della pubertà, con i topi esposti a 12 ore di luce blu che mostravano anche segni di danni cellulari e infiammazioni alle ovaie.
Lo studio su topi
«Trattandosi di uno studio sui topi, non possiamo essere sicuri che questi risultati verranno replicati anche nei bambini — ha spiegato la dottoressa Kilinç Uğurlu —, ma i nostri dati suggeriscono che l’esposizione alla luce blu potrebbe essere considerata un fattore di rischio per la pubertà precoce». Sebbene sia difficile imitare l’esposizione alla luce blu equivalente all’utilizzo di smartphone e tablet di un bambino nei topi, il periodo temporale di inizio della pubertà in questi ultimi è quasi lo stesso di quello degli esseri umani e anche i cambiamenti ormonali e nell’ovulazione che si verificano nella pre-pubertà e pubertà sono simili.
Ridurre l’esposizione
Ecco perché i risultati dello studio turco sono da considerare un primo passo per ulteriori approfondimenti, volti a indagare i potenziali effetti derivanti dall’esposizione alla luce blu sui livelli ormonali e sull’inizio della pubertà nei bambini. «Pur non trattandosi di uno studio conclusivo — ha sottolineato l’autrice della ricerca —, ci sentiamo in dovere di consigliare di ridurre al minimo l’uso di dispositivi elettronici che emettono luce blu nei bambini in età prepuberale, in special modo la sera, quando l’esposizione potrebbe alterare in misura maggiore i livelli ormonali».
25 settembre 2022 (modifica il 25 settembre 2022 | 16:24)
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, 2022-09-26 12:48:00, Uno studio turco ha indagato come l’esposizione alla luce blu emessa dai dispositivi elettronici possa influire sui livelli degli ormoni riproduttivi e come la stessa durata di utilizzo incida sui cambiamenti ormonali, Simona Marchetti