di Redazione Salute
Le formulazione aggiornate a Omicron (BA.1 o BA.4-BA.5) potranno essere somministrate come quarta dose ad almeno 120 giorni di distanza dalla terza dose (o da un’infezione da coronavirus)
I vaccini bivalenti contro Omicron potranno essere somministrati «su richiesta» a tutti i soggetti di almeno 12 anni di età, che abbiano già ricevuto la prima dose di richiamo da almeno 120 giorni.
L’uso per la quarta dose
Lo chiarisce una circolare del Ministero della Salute dal titolo «Aggiornamento delle indicazioni sull’utilizzo dei vaccini a m-RNA bivalenti». A seguito dell’autorizzazione da parte di Ema e Aifa sono ora disponibili, nell’ambito della campagna di vaccinazione con la quarta dose, due formulazioni bivalenti di vaccini a m-RNA: i due bivalenti aggiornati a Omicron BA.1 (quello di Pfizer e quello di Moderna) e i due bivalenti aggiornati a Omicron BA.4-BA.5 sempre di Pfizer e Moderna. Il ministero ricorda che tali vaccini potranno «essere resi disponibili su richiesta dell’interessato, come seconda dose di richiamo, per la vaccinazione dei soggetti di almeno 12 anni di età, che abbiano già ricevuto la prima dose di richiamo da almeno 120 giorni», oppure quando siano trascorsi almeno 120 giorni dall’ultima infezione da Covid. Un uso che è quindi consentito solo per la quarta dose, che resta fortemente consigliata soprattutto ai soggetti fragili, ai sanitari e ai soggetti sopra i 60 anni.
— Covid in Italia, il bollettino di oggi 23 settembre: 21.085 nuovi casi e 49 morti.
Quale vaccino scegliere
Infine, il ministero specifica che, come precisato da Aifa, al momento «non ci sono evidenze per poter esprimere un giudizio di uso preferenziale di uno dei diversi vaccini bivalenti oggi disponibili, ritenendosi che tutti possano ampliare la protezione contro diverse varianti e possano aiutare a mantenere una protezione ottimale contro la malattia da Covid» (si veda l’approfondimento su “quale vaccino scegliere” QUI ).
Intanto in Italia, per la prima volta dopo numerose settimane, si osserva un aumento dell’incidenza. Nel report settimanale dell’Istituto superiore di sanità (ISS) per il monitoraggio della pandemia, sono indicate 2 regioni classificate a rischio alto (il Piemonte e la Toscana) e 11 Regioni a rischio moderato. E finora la campagna per la quarta dose non è mai decollata: l’ha richiesta il 16,75 per cento delle persone aventi la possibilità di farla.
23 settembre 2022 (modifica il 23 settembre 2022 | 18:17)
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, 2022-09-24 05:36:00, Le formulazione aggiornate a Omicron (BA.1 o BA.4-BA.5) potranno essere somministrate come quarta dose ad almeno 120 giorni di distanza dalla terza dose (o da un’infezione da coronavirus), Redazione Salute