Valditara: un altro miliardo per la sicurezza nelle scuole. E via i telefonini in classe

di Gianna Fregonara

Il ministro dell’Istruzione e del Merito annuncia nuovi fondi. Si potranno usare anche per l’aerazione. Toglieremo lacci e lacciuoli per l’esecuzione delle opere. Il punto sull’avanzamento del Pnrr

Nonostante sia in vigore una circolare del ministro Fioroni del 2007, che aveva vietato i cellulari in classe prevedendo anche delle sanzioni, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ne far una nuova: In classe si va per studiare non per chattare: nelle scuole italiane si devono prevedere misure adatte perch si rispetti quello che previsto dalle norme e per evitare che in classe si faccia altro. Era il giorno del lancio del piano per la sicurezza edilizia nelle scuole, il ministro aveva indetto una conferenza stampa per fare i calcoli del Pnrr e annunciare ulteriori fondi per un miliardo. Ma a sera, a Porta a Porta da Bruno Vespa, torna sui temi della condotta in classe. Niente cellulari dunque e, dopo la polemica sull’umiliazione, Valditara precisa il suo pensiero sulle misure anti bulli: Non possiamo rimanere inerti. Io ho previsto lavori socialmente utili, anche se ci sono difficolt giuridiche, ma credo che sia un passaggio necessario perch il ragazzo deve concepire che il suo ego ha dei limiti e si deve rendere conto che inserito in una dinamica sociale pi ampia. Non pu essere lasciato solo col suo ego ipertrofico.

Il piano

Anche il governo Meloni lancia un Grande piano per la messa in sicurezza delle scuole. Dopo il piano Renzi – cinque miliardi stanziati quando il governo Conte smantell la task force per l’edilizia nel 2018 – dopo il Pnrr di Mario Draghi che ne ha annunciati 3,9 un anno fa, anche il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ieri ha annunciato un ritocco da un miliardo – 953 milioni per l’esattezza – da aggiungere agli interventi gi programmati con i fondi del Recovery. Si tratta di risorse che abbiamo trovato nelle pieghe del bilancio del ministero: risorse programmate e poi non liberate che abbiamo recuperato e usato per sanare questa grande emergenza del nostro Paese, spiega Valditara in conferenza stampa.

I nuovi fondi

Toccher ora alle Regioni proporre progetti da finanziare ma intanto a viale Trastevere procedono con la divisione dei fondi in base al numero di scuole e di studenti. Un buon genitore deve amministrare le risorse che ha in casa.- dice Valditara, spiegando di aver fatto fare una ricognizione dei fondi al ministero – uno spreco non usare risorse disponibili: non ci siamo limitati a svolgere il compitino del Pnrr e distribuire le risorse, vogliamo lanciare un grande piano di messa in sicurezza e riqualificazione. Prendiamo l’impegno morale che mai pi insegnanti, bidelli, personale, professori e studenti siano a rischio nelle nostre scuole.

L’aerazione

I fondi potranno essere anche usati per gli impianti di aerazione, di cui si discusso molto nel periodo Covid: Purch si tratti di opere strutturali non di condizionatori, ha spiegato Valditara facendo anche il punto sull’avanzamento dell’utilizzo dei fondi del Pnrr. Ha firmato ieri il decreto che autorizza i 330 piani in cui sono ripartiti i 710 milioni residui nel capitolo sicurezza. E autorizza 255 milioni per le palestre: il Pnrr prevede uno stanziamento complessivo di 300 milioni per rinnovare o costruire 440 impianti. Per ora sono 171 strutture che verranno realizzate. Infine c’ un piccolo contributo – sempre per palestre ma anche per le mense nelle scuole delle regioni del Sud – di fondi Pon non ancora utilizzati che vengono spostati sul dossier edilizia: si tratta di 84 milioni. Complessivamente il Pnrr prevede la costruzione di 1000 mense nelle scuole italiane (600 milioni) e oltre due miliardi per le scuole innovative. Valditara annuncia anche un piano per la semplificazione delle procedure: Con il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini abbiamo deciso di istituire un tavolo per eliminare i passaggi burocratici che rallentano la realizzazione delle opere. Dobbiamo eliminare lacci e lacciuoli.

Il contratto

Ieri stato anche il giorno della firma della parte economica del contratto Scuola, istruzione, ricerca per il triennio 2019-2021. Coinvolge un milione e 200mila dipendenti pubblici, di cui oltre 850mila insegnanti. La parte economica del nuovo Ccnl entra immediatamente in vigore, aumenti e arretrati potranno essere erogati entro fine anno, spiega il presidente dell’Aran Antonio Naddeo. Questo Natale tutti i lavoratori del settore scolastico riceveranno pi di 2.000 euro di arretrati nella loro busta paga, ricorda Valditara, che insieme ai sindacati ha spacchettato il contratto in due parti. Resta da chiudere la parte normativa.

6 dicembre 2022 (modifica il 6 dicembre 2022 | 22:11)

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