Valditara cerca soldi per la scuola: incontrerò il ministro del Mef Giorgetti. Il precedente infausto della tassa su merendine e bibite di Fioramonti

Per la scuola sono sempre ridotte al lumicino le risorse pubbliche: se ne è accorto anche il ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, che in pochi mesi ha ricevuto più di un diniego da parte del Mef. L’ultimo è stato quello per il rinnovo del contratto 2022/24, per il quale Valditara aveva preso impegni con i sindacati, ma che poi alla resa dei conti attraverso l’ultima Legge di Bilancio si è ritrovato con zero finanziamenti, anzi pure un mini-dimensionamento, e più di qualche mal di pancia.

Il ministro ha parlato di questo aspetto durante la trasmissione Restart, in onda la sera del 23 gennaio su Rai Due.

“Ho lanciato l’idea di un incontro tra ministri dell’Istruzione e delle Finanze per trovare forme nuove di finanziamento alla scuola”, ha detto Valditara facendo quindi intendere di volersi recare a via Venti Settembre per concordare con il titolare del Mef Giancarlo Giorgetti, anche lui leghista, delle modalità di finanziamento sinora inesplorate.

L’ultimo ministro a rivendicare forme di finanziamento ad hoc per il sistema d’Istruzione fu l’ex ministro grillino Lorenzo Fioramonti, che promosse, durante il suo breve mandato a Viale Trastevere, di tassare merendine e bibite gasate. Fu soprannominata la “tassa intelligente”, perché nell’idea del pentastellato avrebbe dovuto portare molti soldi alla scuola, anche per finanziare gli aumenti di stipendio.

Fioramonti si lamentò non poco perché, a suo dire, la proposta non decollò perchè “le lobby si misero di traverso”. Quando, a fine 2019, anche il Governo non sembrò appoggiare l’iniziativa, anzi considerò la scuola non certo tra le priorità su cui investire, Fioramonti si dimise.

L’opposizione di Salvini: surreale

Tra quelli che più osteggiarono l’idea del ministro grillino, dimessosi nemmeno quattro mesi dal ruolo di responsabile del Miur, c’era il leader della lega: Matteo Salvini, commentando l’ipotesi della tassa sulle merendine e sulle bibite gassate come sostegno alla scuola, definì l’iniziativa “follia e malattia. Una tassa sulle merendine e le bibite gassate? Occhio ai pericolosi detentori di spuma nera e bianca, gazosa e aranciata e di merendine”.

“Vedo già perquisizioni negli zainetti dei bimbi a scuola. È surreale che si pensi a queste misure. Pensate in che mani siamo. Mi arrendo…”, chiosò Salvini. 

Cosa dirà stavolta il leader della Lega se il professore Roberto Valditara dovesse proporre una tassa aggiuntiva, magari su altri ambiti, per rimpinguare i sempre magri finanziamenti per l’Istruzione?

I progetti su alternanza e orientamento

Durante la trasmissione, il ministro ha “parlato anche del collegamento tra mondo del lavoro e della scuola: l’alleanza è fondamentale, cito il caso della Lombardia dove i tassi di occupazione sono molto elevati, superiori alla media nazionali”.

Anche per questo, ha ribadito il ministro, “dobbiamo andare verso una istruzione sempre più personalizzata” e puntare su un forte “orientamento”.

“È stata la prima volta di un ministro dell’Istruzione ma soprattutto è la prima volta che a Davos abbiano dato così tanto peso al tema dell’istruzione, io ho parlato anche della riforma che noi faremo dell’istruzione tecnico-professionale, deve divenire il pilastro di serie A della nostra formazione, abbiamo parlato del ruolo delle donne nell’istruzione e nell’educazione che fa crescere il Pil, abbiamo parlato della diplomazia della scuola”.

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