di Orsola Riva
Il neo ministro dell’Istruzione e del Merito scrive una lunga lettera agli studenti per l’anniversario della caduta del Muro. Ma dimentica i pogrom nazisti. L’opposizione: «Cosa da ministero della propaganda fascista». E lui: «Io amico di Israele»
Dopo avere «lisciato» il centenario della marcia su Roma, su cui non ha speso una parola, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara è stato preso nell’ultima settimana da una smania commemorativa, tanto da scrivere ben due lettere agli studenti: la prima il 4 novembre (fine della Grande guerra) per «onorare quei ragazzi che sacrificarono la vita per l’unità di un popolo»; la seconda ieri per celebrare «il crollo del Muro che ci restituì un’Europa libera e democratica». Peccato che nella sua lunga (e irrituale) lezione di storia sui mali del comunismo, si sia scordato di un altro 9 novembre: quello della famigerata Kristallnacht, la notte dei cristalli (9-10 novembre 1938) in cui i nazisti distrussero migliaia di negozi di ebrei e scatenarono un’ondata di pogrom in Germania e nei territori occupati. Un «lapsus» che ha sollevato un coro di critiche da parte dell’opposizione.
Il ministro, infatti, non si è limitato a ricordare la caduta del Muro di Berlino, «evento simbolo del collasso del blocco sovietico, della fine della Guerra Fredda e della riunificazione della Germania e dell’Europa». Anche il presidente del Consiglio Giorgia Meloni lo ha fatto: «Celebrare il valore della libertà – ha detto – non significa soltanto coltivare la memoria storica di chi è caduto per conquistarla, ma anche spendersi ogni giorno per la sua eternità». Nella sua lettera, Valditara si è lasciato andare a una lunghissima intemerata contro il comunismo, che ha dato origine «a regimi tirannici spietati, capaci di raggiungere vette di violenza e brutalità fra le più alte che il genere umano sia riuscito a toccare». Un’acrobatica lezione di storia (viene citato pure Pascal, vissuto due secoli e mezzo prima della Rivoluzione sovietica) che ha suscitato un vespaio di polemiche.
«D’ora in poi, oltre al merito, nella denominazione del ministero dell’Istruzione bisognerà aggiungere anche la propaganda», ha commentato Simona Malpezzi, presidente dei senatori Pd. «Una lettera da Minculpop» (dal nome del ministero della propaganda fascista, ndr), ha ribadito Francesco Sinopoli, segretario della Cgil Scuola. Mentre il presidente dell’Associazione nazionale dei partigiani Gianfranco Pagliarulo, dopo avergli ricordato che il 9 novembre è anche «la giornata mondiale contro il fascismo e l’antisemitismo proclamata dalle Nazioni Unite», ha accusato il ministro di «ignorare il ruolo determinante del Pci nella Resistenza, nella conquista della democrazia, nella stesura della Costituzione». In serata Valditara ha definito le polemiche «strumentali» e con un altro salto storico, questa volta in avanti, ha aggiunto: «C’è chi è un fiero e sincero amico di Israele e chi è amico di Hamas. Io sono amico dello Stato ebraico».
9 novembre 2022 (modifica il 9 novembre 2022 | 21:53)
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, 2022-11-09 21:09:00, Il neo ministro dell’Istruzione e del Merito scrive una lunga lettera agli studenti per l’anniversario della caduta del Muro. Ma dimentica i pogrom nazisti. L’opposizione: «Cosa da ministero della propaganda fascista». E lui: «Io amico di Israele», Orsola Riva