Non è raro che un paese possa essere diviso su questioni socio-economiche, ma il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara ritiene che il divario nell’istruzione in Italia sia un problema morale. “Questo è un Paese drammaticamente spaccato a metà, i dati Invalsi ce lo testimoniano. Non è morale che noi lo si accetti”, ha dichiarato.
L’accento è posto sulle differenze tra le opportunità formative nelle aree meno avvantaggiate rispetto a quelle più benestanti. La questione non è solo etica, ma influisce anche sulle possibilità di successo lavorativo dei giovani.
Con l’introduzione dell’Agenda Sud, Valditara intende affrontare questa sfida con un piano concreto che coinvolge 240 scuole selezionate da Invalsi nelle regioni del Mezzogiorno. Il piano prevede più docenti di italiano, matematica e inglese, con una formazione specifica e pagamenti per attività extracurriculari. “Dieci azioni forti per far sì che questi ragazzi possano avere le stesse opportunità formative e di successo”, sottolinea il ministro.
Inoltre, Valditara ha affrontato il tema scottante dei cosiddetti “diplomifici”, un problema che intacca l’onorabilità delle scuole paritarie italiane. Con minacce e insulti rivolti contro di lui, il ministro non mostra segni di cedimento. “È impensabile quello che sta emergendo. Dobbiamo riportare legalità nella scuola italiana e ridare dignità”, ha affermato, evidenziando la sua determinazione a procedere fino in fondo.
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