Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha condiviso la propria visione sull’istruzione, basata sulle sue esperienze personali nelle scuole di diverse regioni, durante un’intervista al Salone della Giustizia.
L’accento è stato posto sull’importanza di personalizzare la formazione, valorizzare il merito e rafforzare il legame tra scuole e territorio.
Dopo aver visitato diverse scuole e incontrato numerosi studenti, il Ministro ha ritratto una gioventù motivata ed entusiasta, contrapponendola all’immagine spesso negativa veicolata dai media. Valditara ha apprezzato l’entusiasmo e la voglia di apprendere degli studenti, sottolineando come la scuola costituzionale rappresenti una chiave per costruire un futuro promettente per loro.
Valditara ha riconosciuto l’esistenza del bullismo e del disagio psicologico tra gli studenti, spesso esacerbato dagli anni di isolamento dovuti alla pandemia. Tuttavia, ha evidenziato come l’educazione e l’impegno sociale possano rappresentare strumenti efficaci per contrastare tali fenomeni e promuovere la cultura del rispetto.
La personalizzazione dell’educazione è emersa come un tema centrale. Il Ministro ha evidenziato l’importanza del docente tutor e la personalizzazione della formazione, concetti che hanno ricevuto apprezzamenti anche a livello internazionale. Valditara ha citato l’interesse di altri Stati, come San Marino, nel modello educativo italiano, sottolineando il riconoscimento globale di tali innovazioni.
Per affrontare la discrepanza tra scuole del Nord e del Sud, sono stati annunciati investimenti significativi per potenziare la didattica, specialmente nelle scuole elementari e in quelle a rischio di dispersione. La mappatura e gli interventi pianificati mirano a ridurre l’abbandono scolastico e a migliorare i risultati formativi.
Il Ministro ha delineato una serie di interventi finanziari, tra cui un imponente stanziamento di 5 miliardi di euro per l’edilizia scolastica e il personale. Poi Valditara ha anche esplorato il potenziale del project financing per accelerare la riqualificazione edilizia scolastica, e promuovere la collaborazione tra scuole e imprese per integrare maggiormente la formazione con le esigenze del territorio.
In risposta alle esigenze del mercato del lavoro, è stata proposta una riforma degli istituti tecnici professionali, con l’obiettivo di colmare il gap di competenze e creare opportunità lavorative per gli studenti. L’idea è di collegare scuola e impresa, potenziando l’alternanza scuola-lavoro e promuovendo l’ingresso di tecnici e manager nel mondo dell’educazione.
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