World Pasta Day: Valerio Braschi lancia la pasta (soffiata) per colazione

25 ottobre, World Pasta Day: e se festeggiassimo mangiando pasta dolce a colazione? «Non è una provocazione», puntualizza subito chi ha lanciato l’idea: Valerio Braschi, il più giovane vincitore di MasterChef (a soli 19 anni) e ora chef del ristorante 1978 di Roma. Dopo la carbonara da bere, il pene di toro alla scapece, la lasagna in tubetto, la pizza in bustina, per festeggiare la giornata internazionale della pasta ha lanciato la ricetta di un piatto di rigatoni soffiati con cannella in latte di cocco e mandorle che dall’aspetto può persino ingannare.
«È un piatto nato per far capire alle persone che la pasta, oltre che un simbolo della cucina italiana nel mondo, è un ingrediente che possiamo mangiare sempre, a ogni ora», dice Valerio Braschi. «Con l’azienda WMF, di cui sono testimonial, abbiamo pensato che questa ricetta dolce estremizzi il concetto in modo molto efficace».
Lei è diventato celebre, oltre che per MasterChef, proprio per tanti piatti fuori dal comune. Questa pasta per colazione si inserisce nello stesso filone?«Potrebbe essere: in effetti è anche un modo per trasformare qualcosa che è pensato solo come salato, in dolce. La pasta è molto versatile, così come tanti altri ingredienti o piatti su cui lavoro».
Per esempio la lasagna che ha messo in un tubetto?
«Esatto».
Quando l’ha lanciata gli emiliani sono insorti…«Confermo, è stata tosta all’inizio. Ora l’ho tolta dal menù del ristorante, ma solo perché ci è stata un anno e mezzo. Ci sono però ancora persone che me la chiedono. Sono arrivati addirittura clienti dalla Svizzera apposta per provare la mia lasagna in tubetto. Non si può criticare niente senza averlo assaggiato».
Non crede che ora l’idea della pasta a colazione suoni allo stesso modo, e cioè come una provocazione?
«Non lo è affatto, le provocazioni non solo nel mio stile».
Lei immagina un italiano abituato al cappuccino che di prima mattina si mette ai fornelli a preparare la pasta?
«Sì, è un po’ difficile, però è fattibile. Anzi, per i pasta lover è una di quelle cose da provare. Io sono di quelli che lo farebbe».
Cosa risponderà ai leoni da tastiera già pronti a criticare sui social?
«In casi come questo rispondo sempre con la stessa cosa: l’emoticon del gatto che sorride, o solo il gatto. Perché è un proprio un simbolo del menefreghismo, e a me non frega niente degli insulti. Non cerco mai la polemica, è noiosa e sterile. Quando le critiche non sono argomentate e sono fini a se stesse metterci il gatto fa divertire anche anche me».
Com’è la sua colazione perfetta?
«Con questa pasta sarebbe perfetta: è buonissima, e la prima volta che l’ho preparata l’ho divorata. Io poi mangio sempre carboidrati a colazione, e spesso la faccio salata: mi alleno di mattina presto e mi servono energie».
È di quelli che prendono preparati proteici per allenarsi?
«Assolutamente, non li prenderò mai».
A parte la pasta dolce a colazione, come festeggerà il World Pasta Day?«Assolutamente con un kit di pasta, come tutti i giorni a pranzo. Poi sono a Roma e ho l’imbarazzo della scelta: sono arrivato dalla terra della pasta fresca (Braschi è di Sant’Arcangelo di Romana, ndr) a un’altra città dove la pasta è sacra. Cosa potrei chiedere di più!?»
Quali sono i suoi piatti di pasta preferiti?«Le lasagne al forno, per me è il piatto di pasta più buono del mondo. Però a Roma ho un problema: qui ci mettono spesso la mozzarella, che non va nelle lasagne. Infatti prima di mangiarla chiedo sempre se c’è oppure no. Se c’è non la mangio».
E qual è allora la sua ricetta di lasagna perfetta?
«È la versione di casa, con un ragù tutto di salsiccia come lo faceva la nonna, besciamella e parmigiana».
Nella vita privata, prepara gli stessi piatti elaborati del suo ristorante o si concede una cucina più semplice?
«Quando fai questo lavoro a casa vuoi fare cose semplici. Una pasta al pomodoro mangiata davanti alla tv per me è il relax assoluto».
Come si fa a prenderla per la gola?
«Basta farmi mangiare bene. Io mi sento a mio agio ovunque, che sia un ristorante spartano o gourmet, quello che conta è che i piatti siano buoni».
E qual è invece il piatto che prepara per conquistare una ragazza?
«Per far apprezzare il pesce alla mia fidanzata Giulia (make up artist di cui non è noto il cognome, con cui Braschi fa coppia dopo la rottura con la cantante Priscilla Cattaneo, ndr) che non mangia il pesce, una volta ho preparato ceviche di astice con melograno e banane. Lo ha adorato».
Ma a Giulia lascia un po’ di spazio in cucina quando siete a casa?
(Qualche secondo di silenzio) «La cucina è mia, Giulia però fa i dolci».
Per vedere la ricetta della pasta dolce di Valerio Braschi, continuate a leggere

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25 ottobre 2022 | 07:45(©) RIPRODUZIONE RISERVATA

, 2022-10-30 17:04:00, Pasta soffiata con cannella in latte di cocco e mandorle: un’idea diversa per mangiare il piatto nazionale anche di prima mattina. «Non è una provocazione», assicura l’ideatore, chef e vincitore più giovane in assoluto della storia di MasterChef. Che però confessa: «Le lasagne restano le mie preferite», Fabiana Salsi

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