Vertice di centrodestra oggi ad Arcore: Meloni e Salvini attesi da Berlusconi alle 15

di Redazione PoliticaI tre leader di FdI, Lega e Forza Italia non si vedevano da gennaio, da poco prima della tormentata elezione di Sergio Mattarella al Quirinale. Tra i nodi ancora da sciogliere le Regionali in Sicilia e la nuova legge elettorale Si terrà oggi alle 15 il vertice di centrodestra: Matteo Salvini e Giorgia Meloni sono attesi ad Arcore da Silvio Berlusconi. I tre leader di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia non si vedevano da gennaio, da poco prima della tormentata elezione di Sergio Mattarella al Quirinale, quando l’ex premier aveva ritirato la sua candidatura al Colle e poi era arrivata la scelta di votare il presidente della Repubblica per un secondo mandato che aveva fatto infuriare la Meloni scardinando gli equilibri dell’alleanza. I leader dei tre principali partiti della coalizione provano ora a darsi una nuova strategia comune. Più volte, in questi mesi, era stato annunciato il vertice, mai però convocato. Gli alleati avrebbero dovuto fare un punto in vista della chiusura delle liste (il 14 maggio) e dei candidati comuni per le Amministrative di giugno ma nessuna riunione era stata poi messa in agenda. Tra i temi che ancora causano tensione tra Berlusconi, Salvini e Meloni c’è sicuramente la Sicilia: per le Regionali d’autunno Giorgia Meloni ha minacciato di far saltare altre candidature se Forza Italia e Lega non manterranno i patti sulla riconferma della corsa del governatore Nello Musumeci. Altro argomento importante, che ufficialmente nessuno dei tre partiti tratta ma di cui nei palazzi della politica si discute, è la nuova legge elettorale. Non è escluso che se ne parli proprio al vertice di oggi ad Arcore. Berlusconi si considera il «padre» del sistema maggioritario, Meloni si è sempre dichiarata contraria al proporzionale e Salvini, finora, ha sempre sostenuto che l’Italia abbia priorità più urgenti del sistema di voto. Intanto, sulla guerra, una nota di Forza Italia precisa che Silvio Berlusconi «non ha mai giustificato in alcun modo l’aggressione all’Ucraina da parte della Federazione Russa, un atto di forza inaccettabile nei confronti di uno stato sovrano, che sta causando molte, troppe vittime. Al contrario, in questa come in altre occasioni pubbliche ha espresso con estrema chiarezza delusione e profondo dissenso verso le scelte del presidente Vladimir Putin». 17 maggio 2022 (modifica il 17 maggio 2022 | 13:06) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-05-17 11:06:00, I tre leader di FdI, Lega e Forza Italia non si vedevano da gennaio, da poco prima della tormentata elezione di Sergio Mattarella al Quirinale. Tra i nodi ancora da sciogliere le Regionali in Sicilia e la nuova legge elettorale, Redazione Politica

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