di Cesare ZapperiIl ministro leghista interviene pure sul presidente del Consiglio: «Lo scoramento pervade, Draghi porti fino in fondo la croce». Il Pd contro il segretario della Lega: «Sulla missione in Russia chiarisca alle Camere» Matteo Salvini da due giorni osserva un inusuale silenzio. «Sta facendo una riflessione a tutela del Paese, del governo e del suo partito» spiega Antonio Capuano, l’avvocato campano ex deputato di Forza Italia che, forte delle sue conoscenze in diverse ambasciate, offre la sua consulenza in politica estera al leader leghista ed è il co-ideatore dell’ipotizzata missione di pace a Mosca. Il volo per la terra russa sembra finito su una pista morta, almeno nel breve periodo. E anche se Salvini non dice che ne sarà del suo piano in quattro punti, è tutto ciò che gli si muove attorno che parla e, salvo timide eccezioni, critica la sua iniziativa. Tra questi, con lo stile felpato che gli è solito, c’è anche l’esponente di punta dell’ala governista della Lega, Giancarlo Giorgetti. A proposito del progetto salviniano, il ministro dello Sviluppo economico ha osservato: «Ho letto anche delle proposte suggestive però bisogna muoversi di concerto con il governo: sono questioni di portata mondiale e quindi ciascuno deve dare il suo contributo ma all’interno di percorsi che sono molto molto complicati». Lo stesso Giorgetti, riferendosi al governo e al premier, aggiunge: «Sul fronte politico evidentemente in certe situazioni il senso di scoramento pervade. Dopo di che c’è un senso di responsabilità che fa sì che Draghi si faccia carico di prendere la croce e la porti avanti fino in fondo. Alla luce della situazione attuale forse anche il presidente del Consiglio ne ha piene le scatole». Insomma, il quadro è complesso e la mossa di Salvini non aiuta. È un tasto, quello dell’intempestività dell’ex ministro dell’Interno, sul quale batte anche il presidente del Movimento Cinque Stelle Giuseppe Conte: «Legittimato in questo momento a dare questa svolta nel processo di pace è il nostro governo». L’ultimo affondo è del segretario del Pd Enrico Letta: «Ne ascoltiamo di tutti i colori. L’ultima è l’intervista al consigliere di Salvini e che lavora contestualmente per l’ambascita russa: mi chiedo quale è la logica con cui si riesce a far politica in una dinamica che è fuori da ogni regola». Lo stesso Pd chiede che Salvini chiarisca alle Camere. Il consulente Capuano, di suo, replica: «Mai avuto clienti russi». E il leader leghista controbatte ai dem con un tweet, l’unico di giornata: «Perfino sulla ricerca della pace, valore supremo che dovrebbe unire tutti, il Pd con l’elmetto riesce solo a fare polemica. Se la guerra prosegue e si allarga, sarà disastro globale. Letta lo sa? Stop armi». Perfino sulla ricerca della Pace, valore supremo che dovrebbe unire tutti, il PD con l?elmetto riesce solo a fare polemica. Se la guerra prosegue e si allarga, sarà disastro globale. Letta lo sa? #stoparmi— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) May 30, 2022 Dal fronte del Carroccio parla il capogruppo al Senato Massimiliano Romeo: «L’idea di dialogare con Putin non è di Matteo Salvini, lo dice Luttwak che è un consulente strategico americano. Non è che andare a parlare con Putin significa difenderlo, perché è indifendibile e questo Salvini lo ha detto fin dall’inizio». L’iniziativa del segretario è apprezzabile e va sostenuta: «Quelle sollevate sono polemiche strumentali». 30 maggio 2022 (modifica il 30 maggio 2022 | 21:10) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-05-30 19:11:00, Il ministro leghista interviene pure sul presidente del Consiglio: «Lo scoramento pervade, Draghi porti fino in fondo la croce». Il Pd contro il segretario della Lega: «Sulla missione in Russia chiarisca alle Camere», Cesare Zapperi