di Renato Franco
La conduttrice si racconta: «Simona Ventura con me non è stata generosa»
Di cosa si è pentita?
«Di non essere andata in vacanza con Dario Argento, uno dei personaggi più divertenti che abbia mai intervistato, ironico, uno che si presta a qualunque cosa. Siccome andavamo molto d’accordo mi propose di fare una vacanza insieme. Io pensavo al sole, al mare e lui mi dice: dobbiamo andare in un posto dove piove sempre. Mi sembrava troppo, ma con l’età ho iniziato ad apprezzare anche io un certo tipo di luoghi. Adesso sarei pronta».
Ironica e sfacciata, tagliente e caustica, imprevedibile con un tocco di sana follia, Victoria Cabello ha costruito la sua carriera televisiva sull’estro della sua vis comica. Pezzo forte, le incursioni da Iena e le interviste alla David Letterman (quando nessuno, come ora, sapeva chi era, ma lei lo ha fatto prima).
L’incontro che non si è realizzato?
«Ai tempi di Victor Victoria preparavo delle sigle reinterpretando videoclip musicali famosi. Avevo in mente di farne uno dei Bee Gees: ero riuscita a convincere Favino, io facevo l’altro Bee Gees, per il terzo, quello depresso, volevo coinvolgere Nanni Moretti, che adoro. L’ho chiamato alle 9 del mattino, ma stava guardando un film russo e mi ha richiamato quando è finito, quindi sette ore dopo… Mi disse che la richiesta era talmente folle che non poteva non rispondermi personalmente, abbiamo chiacchierato molto al telefono e abbiamo scoperto di avere una passione comune: lui adora cercare case in vendita, io mi addormento tutte le sere su immobiliare.it, guardando case che non potrò mai permettermi».
Il suo debutto nel mondo dello spettacolo fu nel cinema, nel film «Ragazzi della notte» di Jerry Calà.
«Io ero la bacchettona sfigata del gruppo, lui era già oltre la fase della “libidine coi fiocchi”, faceva la regia, quindi posso dire di aver lavorato con il Woody Allen italiano».
Il Woody Allen vero lo ha intervistato.
«Gli dissi che avevo delle ottime doti, che ero un talento sprecato e gli feci vedere un mio reel del meglio — o forse era il peggio — che avevo fatto. Purtroppo non mi ha ancora preso…».
Velo bianco, lo scambio degli anelli, Pif come finto prete: alla Mostra del Cinema di Venezia ha sposato George Clooney.
«Ho pensato che era la cosa che tutte le donne avrebbero voluto fare con lui. Mi ero rotta la gamba il giorno prima e avevo chiesto di non ingessarmela, che sarei tornata il giorno dopo perché dovevo mettermi l’abito da Iena. Fu una follia».
A Sanremo invece ha baciato Orlando Bloom.
«Credo che si sia lasciato con la fidanzata dopo che l’ho limonato sul palco. In quell’occasione un po’ di lingua l’ho messa davvero, mi sono fatta trascinare dal momento».
Sempre al Festival si è fatta massaggiare i piedi da John Travolta.
«All’epoca ero fidanzata con Maurizio Cattelan che ha l’ossessione per la piscina, ci va tutti i giorni; quindi mi convinco che potrebbe fare bene anche a me, pur detestandola. Ci vado una sola volta e ovviamente prendo un fungo, all’alluce. È il meno, perché mentre faccio la pedicure per preparare la gag mi si stacca completamente l’unghia. Ottimo. Ci pensa la mia truccatrice e me la risistema con l’Attak: per tutto il tempo dell’intervista avevo il terrore che si staccasse. Spero almeno che lui non abbia preso una micosi alla mano».
Era il Sanremo di Panariello con Ilary Blasi.
«Io ero l’outsider, arrivavo da Mtv, quando hanno fatto il mio nome molti si erano chiesti: ma chi cavolo è? La Cabello? Chi? Sono stata scelta da Panariello che probabilmente soffriva di insonnia e guardava Mtv di notte. Da outsider puoi permetterti di fare e dire qualunque cosa, me la sono goduta perché il peso non era sulle mie spalle. A Sanremo tornerei subito».
L’intervista più deludente?
«Russell Crowe ai tempi di Mtv. Ci ho litigato perché ha trattato malissimo la mia crew, era nervoso, è stato sgradevole, se ne è uscito con un “voi italiani siete lenti”. L’intervista era partita male, non ha preso bene una mia domanda e mi ha risposto fuck you and fuck Mtv. Io ho ricambiato…».
Da dove le viene questa faccia tosta?
«Faccio certe cose e le rimuovo. Come il toro che vede rosso, vado, eseguo le peggio azioni e dimentico. Se mi riguardassi mi vergognerei, ma non rivedo quasi mai quello che faccio perché mi detesto. La verità è che ho avuto un gran culo nella vita, dando sfogo a tutte le scemenze che mi venivano in mente. Sono stata molto fortunata».
L’ironia invece da chi l’ha presa?
«Con mio padre condividevo la passione di programmi di satira che ero così piccola da non comprendere, come Lupo solitario, con Patrizio Roversi e Syusy Blady. Adoravo Anna Finocchiaro. E Sabina Guzzanti, facevo le imitazioni delle sue imitazioni. Il mio mito assoluto però era Serena Dandini, da piccola sognavo di essere lei».
Perché era affascinata da Serena Dandini?
«Mi piaceva il fatto che tenesse le fila di quella compagnia di giro, era l’orchestratrice. Io penso di non saper fare bene niente, faccio solo cazzate. Se dovessi pensare a un mio talento francamente non mi viene in mente. Mi riconosco però la facilità di trovare il talento negli altri, come in Victor Victoria, dove creammo un grande gruppo con Geppi Cucciari, Virginia Raffele, Arisa. O a Quelli che il calcio, sempre con Virginia, Ubaldo Pantani, Lillo e Greg».
Mamma inglese di origine irlandese e papà italiano.
«Si sono conosciuti su un’isola nella Manica durante una vacanza, la classica cosa dell’italiano che rimorchia l’inglese e alla fine fanno due figli».
È cresciuta a Valsolda, 1400 persone in provincia di Como.
«È il piccolo mondo antico di Fogazzaro, crescere lì è bello per un weekend, poi te ne vuoi andare…».
La sua biografia dice anche che ha studiato con il maestro giapponese Kuniaki Ida.
«È un docente di recitazione della Paolo Grassi a Milano. Era il preparatore di Milva, passava metà lezione a parlare di lei. Era un personaggio incredibile, se ne usciva con frasi tipo, qua bento, e dovevi interpretare cosa diceva, come se avesse l’Invisalign, l’apparecchio per i denti. Aveva un metodo molto fisico, impegnativo, alla quarta lezione mi sono spaccata il naso in un esercizio in cui io e un compagno vestito da clown dovevamo fare il vento; dovevi fidarti del tuo compagno, il gioco era cercare di anticipare e muoversi nello spazio, io e il clown abbiamo sbagliato e mi ha spaccato il naso, alla fine sembravo Rocky dopo un incontro di pugilato».
In «Il cosmo sul comò» con Aldo, Giovanni e Giacomo lei era la «Dama con l’ermellino».
«Peccato che i tre avessero omesso il piccolo dettaglio che non mi avrebbero dato un animale impagliato, ma un furetto vero. Ecco, se c’è una animale di cui ho il terrore, è il furetto. Volevano farmi familiarizzare con lui e me l’hanno messo in braccio, ma è della famiglia delle puzzole e quando è nervoso secerne un odore pestilenziale che ti rimane addosso una settimana. Loro poi rovinavano apposta i ciak, il furetto era inquieto e alla fine non si è trattenuto e mi ha lasciato i suoi ricordi più intimi. Una grande interpretazione».
Non se lo ricorda nessuno, ma lei è stata giudice di «X Factor».
«In effetti lo avevo quasi rimosso anche io… Queste esperienze ti insegnano cosa non sai fare e dove non devi andare. Mi sentivo male a dover dare dei giudizi su ragazzini carichi di sogni, lì poi è una lotta interna, c’è un ego tra i giudici che ciao. Io non sono portata per fare la televisione urlata, quello è uno show dove per farti valere devi alzare i toni: ma se lo fa un uomo è un figo, se lo fa una donna è una stronza isterica. In quel contesto mi sono proprio bloccata».
Era in giuria con Morgan, Fedez e Mika. Chi aveva più ego?
«Benvenuti nel mio ego, scelga lei».
Lei ha preso due volte il posto di Simona Ventura, a «Quelli che il calcio» e a «X Factor». In che rapporti siete?
«Mi sa che sono la sua riserva, la panchinara. Me lo avevano proposto anche una terza volta per Il contadino cerca moglie, ma ho detto no grazie: dai ragazzi, è troppo. Per altro credo lo avessero chiesto a chiunque, anche alla mia vicina di casa. Ho sempre stimato tantissimo Simona Ventura, è stata una di quelle donne che ha sdoganato un certo modo di fare televisione. Il suo Sanremo era modernissimo, c’era un mondo dentro, certo non c’erano gli ospiti purtroppo… ma non per colpa sua. Poi Simona non è stata generosissima con me, però pazienza, sottoscrivo quello che ho sempre detto: era avanti, coraggiosa, moderna nel linguaggio, ha fatto scuola».
Ha fatto (e vinto) «Pechino Express» da concorrente.
«Una delle esperienze più folli e divertenti che ti possano capitare nella vita. Per dire: ho anche mangiato un pene di montone, cosa che non capita tutti i giorni. Ma lo rifarei ogni anno».
È stata fidanzata con Maurizio Cattelan.
«Lui guida malissimo, io invece da Dio, contrariamente a quello che si dice delle donne. Lui per girare abbassava il finestrino e tirava fuori il braccio; in autostrada stava in corsia di sorpasso a 80 all’ora e io cercavo di spiegargli che non era il caso. Spesso e volentieri venivamo insultati, così abbiamo messo nel lunotto posteriore una mano che faceva il dito medio, una di quelle con la molla, per salutare quelli che ci mandavano a quel paese».
Il dito medio davanti alla Borsa di Milano è un messaggio per lei?
«In effetti continuo a pensare che sia dedicato a me, o per lo meno l’ho ispirato…».
4 agosto 2022 (modifica il 4 agosto 2022 | 07:14)
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, 2022-08-04 05:15:00, La conduttrice si racconta: «Simona Ventura con me non è stata generosa», Renato Franco