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Ravenna è la capitale del mosaico, città romana, gota, bizantina, ma anche medievale, veneziana e infine contemporanea. A Ravenna ci sono ben otto edifici dichiarati dall’UNESCO patrimonio dell’umanità. L’arte del mosaico ha trovato a Ravenna la sua più ampia espressione: qui è nata l’iconologia cristiana, un misto di simbolismo e realismo, di influenze romane e bizantine.
Chi visita i monumenti di Ravenna se ne innamora oggi come avvenne nel passato per Boccaccio, che vi ambientò una delle sue più belle novelle, per Dante Alighieri, che la scelse nel suo esilio per scrivere la Divina Commedia e dove oggi è sepolto, per Gustav Klimt che ne trasse ispirazione per le sue opere, per Hermann Hesse che la visitò dedicandovi alcuni versi, per Oscar Wilde, che scrisse un poema dal titolo Ravenna.
Le origini di Ravenna sono antichissime e la città ha conosciuto diverse dominazioni nel corso dei secoli: dagli Etruschi ai Romani sino ai Bizantini. Fu colonia romana nel II secolo a.C. e venne scelta come capitale dell’Impero d’Occidente nel 402 per diventare snodo e passaggio fra la cultura bizantina e quella romana. Con la caduta dell’Impero, Ravenna, diventa la capitale del regno di Odoacre e poi di quello di Teodorico ricoprendo, così, il ruolo di potenza bizantina in Italia (553-751).
Visitando i monumenti della città si coglie distintamente la percezione del passaggio dall’età romana a quella bizantina, della fine di un’epoca e l’inizio di una nuova altrettanto magnifica.
Ravenna con i suoi mosaici, unici al mondo, rappresenta una sorta di libro illustrato che racconta la gloria degli imperatori, ma anche la spiritualità del Vangelo.
UNA PASSEGGIATA TRA GLI SPLENDIDI MONUMENTI DEL V E DEL VI SECOLO!
Pochi passi in centro storico per scoprire 5 luoghi patrimonio UNESCO di rara bellezza e di profonda spiritualità.
Mausoleo di Galla Placidia: V secolo – Il cosiddetto Mausoleo di Galla Placidia, splendido edificio a croce latina, si presenta spoglio all’esterno e riccamente decorato al suo interno con marmi e mosaici. Costituisce uno “scrigno” che racchiude i mosaici più antichi di Ravenna. L’edificio, eretto nella prima metà del V secolo, risale alla committenza dell’Imperatrice Galla Placidia.
Basilica di San Vitale: VI secolo – La Basilica di San Vitale, voluta dall’imperatore Giustiniano in accordo con la colta committenza della chiesa ravennate e consacrata dall’Arcivescovo Massimiano (546-556 d.C.), è una straordinaria testimonianza dell’unità tra arte musiva e architettura. È una delle testimonianze più preziose di arte paleocristiana. Le decorazioni musive presentano scene bibliche insieme ai cortei imperiali, con Teodora e Giustiniano accompagnati dal vescovo Massimiano.
Battistero Neoniano: V secolo – Chiamato anche Battistero degli ortodossi, fu fondato dal Vescovo Orso nel V secolo e rinnovato 50 anni dopo dal vescovo Neone. All’interno custodisce la magnifica volta in mosaico nel quale sono raffigurati: al centro San Giovanni Battista che battezza Cristo, il corteo degli Apostoli e raffigurazioni di troni e altari.
Museo e Cappella Arcivescovile – All’interno dell’Episcopio, come una gemma preziosissima, è custodita la Cappella Arcivescovile di Sant’Andrea, luogo di preghiera privata dei vescovi di Ravenna, costruita e mosaicata tra il 494 e il 519. Nelle sale dell’antico episcopio è allestita la collezione del Museo Arcivescovile composta da epigrafi, il tesoro del Duomo, resti musivi dell’antica Basilica Ursiana e soprattutto la Cattedra d’Avorio del vescovo Massimiano.
Basilica di Sant’Apollinare Nuovo: VI secolo – La Basilica di Sant’Apollinare Nuovo risale alla committenza del re goto ariano Teodorico che decorò l’interno con splendidi mosaici, integrati successivamente dai bizantini. È la più importante testimonianza dell’incontro fra romanitas e barbaritas, fra ariani e cattolici. Al suo interno si trova il più antico ciclo musivo relativo alla vita di Cristo.
AMBITI DIDATTICI
Ambito storico – Attraverso gli splendidi monumenti si ripercorre la storia dei secoli successivi alla caduta dell’Impero Romano (dal V all’VIII secolo): l’Impero Romano d’Occidente, i bizantini, i regni romano-barbarici, le lotte per contrastare l’arrivo dei barbari (Goti, Longobardi, Franchi). Non sbagliava il grande storico Arnaldo Momigliano quando diceva: «Se vuoi conoscere la storia dell’Italia, prendi un treno e vai a Ravenna».
Ambito artistico – Approfondimento sull’arte tardo antica, sull’arte bizantina, sull’arte altomedievale, sull’arte ravennate e sull’arte del mosaico. Importanti le architetture delle basiliche ravennati, i mosaici e le altre decorazioni anche per la conoscenza della simbologia cristiana che qui viene confermata, sperimentata o trasformata. Partendo dai mosaici ravennati si possono approfondire le influenze artiche, come nel caso di Gustav Klimt.
Ambito religioso – Un itinerario in 5 tappe: il Museo Arcivescovile con la Cappella di Sant’Andrea per capire chi è Gesù, il Battistero Neoniano per il Battesimo, la Basilica di San Vitale per l’Eucarestia, il Mausoleo di Galla Placidia per il Paradiso e infine la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo per la Comunione dei Santi e la Chiesa.
Ambito letterario – Si scoprono i mosaici accompagnati da importanti autori della letteratura, come ad esempio Dante Alighieri, Boccaccio, che vi ambientò una delle sue più belle novelle, Hermann Hesse che la visitò dedicandovi alcuni versi, Oscar Wilde, che scrisse un poema dal titolo Ravenna. E ancora i poeti George Byron, che visse a Ravenna dal 1819 al 1821, Thomas Stearns Eliot, Gabriele D’Annunzio ed Ezra Pound.
Speciale Dante Alighieri – Dante Alighieri si è ispirato ai preziosi mosaici per completare la Divina Commedia. Ravenna è la città dove il Sommo Poeta visse in esilio gli ultimi anni della sua vita e dove è morto tra il 13 e il 14 settembre del 1321. Si suggerisce di includere all’itinerario dei monumenti anche la visita alla Tomba di Dante e alla mostra “La bellezza ch’io vidi – La Divina Commedia e i mosaici di Ravenna” presso il complesso di Sant’Apollinare Nuovo.
Ravenna per Mano – Un progetto rivolto a tutti ma con particolare attenzione all’inclusione delle persone con diverse tipologie di disabilità: i simboli rappresentati nei mosaici ravennati permettono un approccio per immagini per superare le barriere sensoriali e cognitive.
SPECIALE SCUOLE
La prenotazione è gratuita e permette di entrare direttamente nel monumento nel giorno e nell’orario stabilito.
Prenotazione di sale ristoro per “pranzo a sacco”.
Biglietto ridotto per gli studenti.
Gratuità per gli insegnanti accompagnatori.
Sconti speciali nei Book-Shop.
In omaggio un Dvd sui Mosaici di Ravenna (da richiedere al momento della prenotazione).
CONTATTI UFFICIO INFORMAZIONI, PRENOTAZIONI E VISITE
Piazza Arcivescovado, 1 – 48121 Ravenna
Tel. 0544.541688
info@ravennamosaici.it
www.ravennamosaici.it
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