di Antonella BaccaroIl leader M5S: «No a censure». La giornalista verso una seconda serata su Rai1 o una striscia su Rai3. Ma con un altro format, dopo l’affondo di Fuortes contro i talk Giuseppe Conte, leader del M5S, esce allo scoperto sulle voci di una cancellazione del programma #CartaBianca, condotto da Bianca Berlinguer. In una diretta su Instagram, ha preso apertamente le difese della conduttrice, come del direttore Gennaro Sangiuliano (per la sua partecipazione alla conferenza programmatica di Fratelli d’Italia): «Giù le mani dal direttore del Tg2, Gennaro Sangiuliano – ha detto Conte -. Non accettiamo censure sul servizio pubblico. E giù le mani da #CartaBianca: il M5S si batterà perché Bianca Berlinguer resti al suo posto nella trasmissione». Con la difesa di Sangiuliano il leader grillino sembra strizzare l’occhio alla Lega, con la quale ultimamente sembra avere riaperto un dialogo sulla guerra in Ucraina. Ma su Berlinguer Conte è preciso: difende la giornalista ma anche la trasmissione. Già, perché i due destini potrebbero essere separati dopo che, in audizione alla commissione di Vigilanza, l’amministratore delegato di Rai, Carlo Fuortes, ha calato la mannaia sull’informazione giornalistica fatta dai talk in prima serata. «Penso che il format del talk show in un’azienda che fa servizio pubblico non sia il format ideale. Negli ultimi decenni c’è stato un abuso di questo genere televisivo, molto adatto invece all’intrattenimento, ai temi leggeri. Lo share poi non deve essere l’unico parametro di valutazione di questi programmi». Dalle due parole è disceso il chiarimento che sarebbe avvenuto tra l’ad e la conduttrice circa il destino del talk, il cui profilo corrisponde perfettamente a quello bandito da Fuortes. Nessuno, si ripete anche adesso a viale Mazzini, vuole fare a meno della professionalità di Berlinguer. Ma la formula, quella va cambiata. Che il programma diventi qualcosa di simile a Sette storie, condotto da Monica Maggioni in seconda serata su RaiUno. Oppure una striscia quotidiana su RaiTre dalle 18,30 alle 19. Oppure un’altra formula tutta sondare. La scelta sta alla conduttrice che però sembra non voler mollare. E la discesa in campo di Conte complica la questione. Conte ha aperto già diversi fronti col governo, quello sulla Rai rischia di diventare l’ennesimo. E il Pd? Valeria Fedeli, capogruppo in Vigilanza, la mette così: «Quello che vedo è che c’è finalmente un dibattito aperto da Fuortes sulla qualità dell’informazione e sulla distinzione rispetto all’intrattenimento. Sulla base di questo si sta discutendo della riorganizzazione dei programmi della Rai. Quello che è stato fatto precipitare sul programma di Berlinguer lo considero improprio. Ma sottoscrivo il dibattito sull’informazione. In commissione di Vigilanza mercoledì prossimo ci apprestiamo a discutere un atto d’indirizzo che, richiamando indicazioni dell’Ue, punta proprio su questo». 7 maggio 2022 (modifica il 7 maggio 2022 | 22:11) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-05-07 20:11:00, Il leader M5S: «No a censure». La giornalista verso una seconda serata su Rai1 o una striscia su Rai3. Ma con un altro format, dopo l’affondo di Fuortes contro i talk, Antonella Baccaro