«Vorrei rivedere il mare»:  i figli esaudiscono l’ultimo desiderio della mamma

di Paolo Coccorese

La signora Santina ha 73 anni e pochi giorni da vivere ancora. Domenica con un’ambulanza i familiari le hanno fatto una sorpresa portandola in Liguria

«È immenso, sembra un enorme tappeto blu». Per la signora Santina, 73 anni, seduta sulla sua carrozzina sul bordo del porticciolo di Savona, il mare non ha confini come l’amore che provano per lei i quattro figli e i tanti nipoti. Hanno deciso di stringersi tutti insieme in una fotografia per salvare dall’oblio il pomeriggio di domenica quando, partiti prestissimo dalle Vallette a bordo di un’ambulanza, l’hanno accompagnata in Liguria per esaudirne l’ultimo desiderio: vedere il mare.

«Il 15 marzo mia mamma si è sentita male, lamentava dei forti dolori al petto, faticava a respirare. Aveva già qualche problema ai polmoni, ma non potevamo immaginare quello che sarebbe accaduto». Il figlio Ghibly Schifone, 52 anni, si emoziona quando ripensa a quelle terribili ore. Al pronto soccorso, il genitore è subito ricoverato. Lui non si preoccupa più di tanto. La signora ha una certa età, è giusto fare un check up. Il pomeriggio successivo però dall’ospedale arriva una strana comunicazione: «Mi hanno chiesto di venire subito a “salutarla”. Io, pensando alle restrizioni, mi sono convinto che il medico e gli infermieri volessero aiutarmi a starle vicino. Le visite dei familiari sono spesso vietate per la pandemia». E invece quel saluto, che doveva essere un semplice «ciao mamma, riprenditi presto», si è trasformato nel più terribile degli addii. «Mi hanno spiegato che le sue condizioni erano difficili per colpa di un tumore — prosegue —. Non c’era più tempo e non c’erano cure a cui aggrapparsi per avere un po’ di speranza», ricorda.

Momento terribile per lui e gli altri figli. La signora Santina è sempre stata una combattente. Arrivata a Torino negli anni Sessanta con i genitori, ha costruito una famiglia superando ostacoli impervi. «Mio padre ha gestito per anni una sua aziendina specializzata in poltrone per i camper. Una piccola realtà che ha chiuso dopo un incidente», racconta Schifone. Parecchi anni fa un’auto investe la madre e il papà. Per lui le ferite e guai fisici sono molto seri. Costretto a restare a letto e a riposarsi, quello che aveva costruito con tanto impegno si sgretola. L’azienda fallisce. Perde tutto e non trova un altro lavoro. Senza entrate, la famiglia vive un periodo nero. «Finché, grazie agli assistenti sociali, mia madre è assunta nella scuola. Bidella all’asilo Vallette A». La signora Santina si fa in quattro per non far mancare nulla a casa. Diventa una donna di acciaio. «Per questo motivo, vederla in quel letto ci ha fatto molta impressione. Che è diventato un dolore terribile quando con un filo di voce ci ha confidato: “Non vi dovete preoccupare per me, pensate alla vostra vita. Io ho fatto la mia e sono stata felice. Mi dispiacere solo per una cosa: Avrei voluto rivedere il mare».

E tornare alla sua giovinezza e ai momenti felici. Santina è nata a Eboli, a pochi chilometri dal litorale campano. L’ultima volta che aveva visto le onde e i gabbiani era in compagnia del marito scomparso nel 2013. «Quando ne ho parlato in Croce Rossa, dove lavoro — aggiunge il figlio —, in tanti si sono fatti avanti per accompagnarci. Ringrazio Monica e Samuele, i due volontari, che ci hanno portato a Savona». Con un’ambulanza la signora ha raggiunto la Liguria. I figli raccontano: «Vedendo il mare, la mamma è rimasta esterrefatta, aveva le lacrime gli occhi. Purtroppo, durante il viaggio aveva fantasticato su un piatto di spaghetti alle vongole da mangiare al ristorante, ma, aprendo il menu, abbiamo dovuto ripiegare su un risotto ai funghi. La sorpresa non le ha fatto perdere il sorriso. Rivedere il mare, avendo riunito tre generazioni della famiglia, non le sembrava vero».

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11 aprile 2022 (modifica il 12 aprile 2022 | 08:13)

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, 2022-04-12 06:31:00, La signora Santina ha 73 anni e pochi giorni da vivere ancora. Domenica con un’ambulanza i familiari le hanno fatto una sorpresa portandola in Liguria , Paolo Coccorese

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