La ex ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina è intervenuta a ‘L’aria che tira‘ su La7. Con il conduttore David Parenzo ha trattato il tema del voto in condotta e del comportamento dei ragazzi:
La riforma del 6 in condotta? “Intanto quella regola per la scuola secondaria di secondo grado c’era già, per la scuola media si è tornati alla normativa del 2009. Renzi l’aveva cambiata con la “Buona scuola” introducendo il giudizio sintetico, ora si è tornati al voto numerico. Da dirigente scolastica mi convince il fatto che i ragazzi vanno aiutati ed educati sin dal primo giorno di scuola. Esiste un documento importante che è lo Statuto degli studenti e delle studentesse, una specie di patto tra scuola e studenti, lo leggevo ai ragazzi già il primo giorno perché lì ci sono i diritti e i doveri degli studenti. Oggi lo Statuto non è conosciuto”.
Messaggio al Ministro? “Ciò che manca oggi è parlare con gli studenti. Ci sono problemi di disagio sociale. Io i casi di bullismo li risolvevo uno ad uno, portandoli da me, facendogli leggere dei libri, chiedendo a ciascuno di questi ragazzi cosa non andasse, ho scoperto delle cose terribili sulle situazioni familiari che vivevano. Devono essere gli adulti a dargli dei modelli, la scuola deve correre in aiuto spiegando quali sono le condotte lecite e quelle non lecite. Le agenzie educative di questo Paese spesso non parlano tra di loro, spesso litigano, non si riconosce l’autorevolezza l’una dell’altra e ci sono delle situazioni difficili in alcune periferie delle grandi città. Non ci può essere solo la sanzione, ci dev’essere la prevenzione, la rieducazione che dev’essere alla base di tutto”.
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