Parla Zaia: Con Crisanti ho usato parole forti, ma le carte ci davano ragione

di Marco Cremonesi

Il governatore del Veneto e lo scontro con il microbiologo: Parlo con dispiacere di questa vicenda, perch io Crisanti l’ho coinvolto. A Vo’ Euganeo lui arriv una settimana dopo. Alla Procura non abbiamo mandato un esposto, ma bancali di materiali

Presidente, ci aiuti a capire partendo dall’inizio. Quando ha conosciuto Crisanti?
Direi sette o dieci giorni dopo il 21 febbraio 2020, il giorno in cui partito il focolaio di Vo’ euganeo. Prima di allora non l’avevo mai incontrato, sentito o conosciuto.

Luca Zaia interviene sulla polemica con il microbiologo Andrea Crisanti, oggi senatore del Pd, ma dal settembre del 2019 direttore del laboratorio di microbiologia di Padova. Una polemica che vede sotto inchiesta i dirigenti regionali Patrizia Simionato e Roberto Rigoli per un esposto dello stesso Crisanti.

Ma quindi Crisanti a Vo’ euganeo c’era o non c’era?
Alla riunione del 21 febbraio 2020, no.

Ma chi ha deciso, allora in quel caso?
Io quella sera, sulla base di quel paziente, poi diventato il primo morto in Italia, ho deciso in totale autonomia e contro le linee guida dell’Oms che prevedevano il tampone solo per i sintomatici, di fare il tampone a tutti e 3500 abitanti di Vo’e di chiudere il Comune con la zona rossa.

Se Crisanti allora non c’era, come entra nella vicenda?
Il professor Crisanti mi chiama dopo una settimana circa, si presenta e mi dice, testuale: “Lei ha creato le condizioni per qualcosa che non esisteva, la chiusura del Comune e i tamponi. Mi finanzierebbe i tamponi a fine quarantena, allora di quindici giorni, che cos ci faccio uno studio?”. E io cos ho fatto.

E allora, come mai il rapporto si degradato?
Parlo con dispiacere di questa vicenda, perch io il professor Crisanti l’ho coinvolto e ci ho creduto, indubbio che sia un professionista. Il problema che si sono susseguite polemiche, problemi, una dichiarazioni forti… Il tutto, puntualmente, sui giornali. Il che, piano piano ha deteriorato la serenit nella squadra. Ha anche distribuito ai giornalisti dei messaggi tra me e lui.

Cosa avrebbe dovuto fare?
Guardi che lui stato nominato fin da subito nel Comitato tecnico scientifico per il Covid che riunisce i pi autorevoli esponenti della sanit, accademici e non. Lui avrebbe potuto benissimo parlare in quella sede. Anche come luogo di confronto.

Crisanti per in pi occasioni vi ha accusato di aver fatto troppi tamponi rapidi…
Mi perdoni. Noi siamo la comunit che pi ha fatto tamponi nella storia. Certo, i tamponi molecolari sono il gold standard. Siamo arrivati a farne 23 o 24 mila al giorno, con uno stress altissimo per tutta la macchina.

Ma perch allora avete usato i tamponi rapidi?
Ora, io dico… Avessimo avuto la possibilit di fare i molecolari per tutti, non c’era questione. In un giorno che prendo a caso, abbiamo fatto 24.832 test molecolari e 164.189 tamponi rapidi. E abbiamo trovato 13.094 positivi. Io dico: se tu hai 10 persone in acqua e solo tre salvagenti, agli altri butti una tanica, una corda, quello che hai… Che poi, attenzione: quello che hanno fatto tutti.

Mi scusi: ma i tamponi rapidi erano certificati?
Assolutamente s, dalle autorit nazionali e internazionali. E sono peraltro quelli che in Italia abbiamo usato tutti.

E la vostra mortalit rispetto alle altre regioni?
Le rispondo con un articolo del marzo scorso pubblicato sulla prestigiosa rivista Lancet. Ha valutato la mortalit da Covid sul 2020 e 2021: per l’Italia pari 227,4 morti ogni 100mila abitanti. Per il Veneto, 177,5 morti su 100mila, tra i valori pi bassi di tutte le Regioni italiane.

Resta che l’intercettazione che la riguarda antipatica. O no?
Guardi, io non ho nulla da nascondere e mi rendo responsabile di ogni cosa che dico. Purch contestualizzata. Tra l’altro, io non ero l’intercettato. A noi tutto stato notificato come eventuale parte offesa.

E non si arrabbiato perch le conversazioni sono state rese pubbliche?
Con rassegnazione, devo prendere atto che sono state diffuse intercettazioni che non potevano esser diffuse. In questo paese, ormai la normalit.

Ma quel stiamo per portarlo allo schianto che cosa significa?
Significa che lui sosteneva di essere stato denunciato dalla Regione. Ne partito un dibattito sui giornali molto importante, che ha coinvolto anche il Senato accademico di Padova. Nonostante noi avessimo detto che non era vero, la polemica proseguiva. E dunque, il linguaggio in una conversazione privata pu essere stato un po’ forte, ma significa semplicemente quello: che andando a vedere le carte, il professor Crisanti ci avrebbe dovuto dar ragione. Non era una denuncia.

E perch si arrabbiato con i dirigenti che hanno precisato che non c’era alcuna denuncia nei confronti di Crisanti?
Per lo stesso motivo. Se lui andava avanti con il dire che noi lo avevamo denunciato, veniva fuori il problema e si sarebbe visto che non c’era niente. Ma i miei han detto di no, che la denuncia non c’era e dunque tutto si chiuso.

Alla procura, dunque, avete mandato un esposto?
Alla procura non abbiamo mandato un esposto, ma credo bancali interi di materiali. Ovviamente non sul professor Crisanti: ogni volta che sorgevano contestazioni o perplessit sulle scelte dei tecnici di sanit pubblica, abbiamo provveduto a informare l’autorit giudiziaria delle fonti scientifiche a supporto delle scelte. E questo accaduto sin dal febbraio 2020.

3 gennaio 2023 (modifica il 3 gennaio 2023 | 18:26)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Exit mobile version