di Lorenzo Cremonesi
Il presidente: «L’Ucraina non si arrende, la vera battaglia deve ancora iniziare». La guerriglia sta prendendo il posto dello scontro convenzionale. Esplosioni nella capitale
DAL NOSTRO INVIATO
KIEV — «Resistere! Resistere ad ogni prezzo, in ogni città, paese o villaggio. Resistere con tutte le forze, non cedere, fare pagare caro ai russi qualsiasi metro di territorio. E fare capire all’Europa, alla Nato e al mondo che l’Ucraina non si arrende, che la vera battaglia deve ancora iniziare e non è affatto detto che la debbano vincere Putin». È una sfida aperta e coraggiosa, quella che lancia il presidente ucraino dal cuore di Kiev sotto assedio e ora paralizzata da un ferreo coprifuoco. Un messaggio che incarna la volontà della grande maggioranza della sua gente, che oggi secondo i media e social locali raccoglie quasi il 90 per cento dei consensi.
Trincee e sacchi di sabbia
Volodymyr Zelensky lo ha detto aitre premier
(polacco, ceco e sloveno) che sono venuti coraggiosamente a portargli solidarietà direttamente qui a Kiev, utilizzando quegli stessi treni che in senso contrario prendono le centinaia di migliaia di profughi che cercano di fuggire dalle bombe. Attenzione! Ha detto ai tre: donne, anziani e bambini giustamente sono stati messi in salvo, ma gli uomini che possono combattere tornano, rientrano alle loro case quando possono, si aggiungono alle centinaia di migliaia di volontari che preparano le molotov, scavano trincee, riempiono sacchetti di sabbia. Sino ad ora, a tre settimane dall’inizio dell’invasione russa, soltanto la regione di Kherson
, vicino alla Crimea occupata nel 2014, è sotto controllo russo
, ma nelle altre zone attaccate si combatte ancora, i russi sono in difficoltà, sono costretti a disperdere le loro forze per cercare di contrastare i focolai della guerriglia.
Trincee e sacchi di sabbia
Persino a Kharkiv, Mariupol, Sumy e Chernihiv i russi non sono ancora in pieno controllo. La guerriglia partigiana sta prendendo il posto dello scontro convenzionale tra eserciti e i russi rischiano di impantanarsi come quattro decadi fa in Afghanistan, il conflitto che fu tra le cause del crollo dell’Unione Sovietica. Zelensky certo non nega il valore dei negoziati e la ricerca della via del dialogo. La sua ammissione che l’Ucraina deve rinunciare a fare parte della Nato va in questo senso. Ma qui a Kiev l’impressione resta che la strada sia ancora lunga prima che si possa arrivare a una qualche forma concreta di cessate il fuoco. E intanto si deve combattere.
Esplosioni
Questa mattina attorno alle sei un altro palazzo a Shevchenko, nei quartieri settentrionali colpiti ripetutamente negli ultimi tre giorni, è stato centrato da un proiettile (o dai rottami di un missile abbattuto dalla contraerea, non è chiaro), pare vi siano due feriti. Ma per un bilancio più credibile si deve attendere. Altre esplosioni si sono udite poco dopo le nove. Intanto le pattuglie ucraine pattugliano la città a caccia di cellule russe, il coprifuoco è mirato a colpire i «sabotatori», come li chiamano qui. La resistenza ucraina sta comunque funzionando. Il fatto che Putin parli adesso dell’ arrivo di «volontari» siriani (che sono in realtà mercenari) a fianco dei suoi soldati, e che giungano dettagli sulla richiesta russa di armi alla Cina, viene letto a Kiev come un’ammissione di debolezza. Putin è costretto a chiedere aiuto, visto che le sue truppe non riescono a sfondare. I servizi d’informazione americani e britannici sostengono che l’esercito russo è messo male, con la mancanza di coordinamento tra le diverse unità, ancora non controlla lo spazio aereo ucraino. La guerriglia urbana di Kiev aprirà una partita del tutto nuova.
16 marzo 2022 (modifica il 16 marzo 2022 | 09:41)
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, 2022-03-16 09:03:00, Il presidente: «L’Ucraina non si arrende, la vera battaglia deve ancora iniziare». La guerriglia sta prendendo il posto dello scontro convenzionale. Esplosioni nella capitale , Lorenzo Cremonesi
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